Come fare un sito porno, sul serio

Il mondo adult è uno dei più redditizi del web, e lo sai bene tu, coraggioso imprenditore che mi stai leggendo; se il tuo obiettivo è quello di realizzare un sito per adulti che possa fruttarti dei soldi, devi sapere un po’ di cose. Molte delle considerazioni che farò in questa sede finiranno per scoraggiarti, altre potranno invece farti da stimolo. In ogni caso devi sapere un bel po’ di cose, e la prima di queste è che fare un sito porno non è per tutti, richiede un investimento considerevole all’inizio ed una certa dose di coraggio, se volete.

In questa sede non parleremo dell’aspetto tecnico della realizzazione dei siti porno, bensì degli aspetti legati essenzialmente alla gestione ed alla manutenzione, nonchè ad un minimo di strategia di marketing.

L’autore del guest post ha chiesto di rimanere anonimo, ndr.

Tipi di siti porno

Andiamo sul concreto? Perfetto: prima cosa da fare è quella di decidere che tipo di sito porno realizzare. In genere i siti porno più diffusi sono:

  • tube, quindi siti in cui siano disponibili porno free da vedere in streaming e porno a pagamento;
  • siti di annunci, quindi siti di incontri particolarmente espliciti;
  • blog erotici di ogni genere;
  • siti per scaricare video a pagamento (non disponibili sul web pubblicamente) o ad abbonamento.

Faccio questa distinzione soprattutto perchè, alla base del tutto, aprire un sito del genere non è un gioco e non è un passatempo: è un’impresa vera e propria, e come tale andrebbe considerata. Varia anche parecchio il modello di business alla base dei tre modelli:

  1. nel primo, nel secondo e nel terzo potete sfruttare, ai fini di monetizzazione, vendita di link (se farete bei numeri, s’intende), banner per adulti che link pubblicitari che affiliazioni (ad esempio di sexy shop, webcam, video on demand, ecc.);
  2. nel quarto le vostre possibilità saranno più limitate: non ha senso mettere banner o altro in un sito di vendita diretta, per cui dovrete fare di tutto per provare a vendere più video possibili, direttamente onsite.

Ogni tipo di sito ha i propri pro ed i propri contro: a mio avviso i siti più facili da gestire (almeno relativamente) sono il 3 ed il 4, mentre non vedrei molto senso in un sito di tipo 1 o 2 (a meno che non sia stato fatto almeno un anno o due di attività SEO continuativa, o di ads specifici per portare traffico). Ovviamente dico questo in base alla mia esperienza diretta, da vero project manager un po’ leader nel settore, che pero’ un po’ di esperienza con siti del genere ce l’ha, e può dire una cosa: per avere successo e prendere tante visite, ancora di più per monetizzare anche un minimo, ci voglio molto talento (sì, proprio così) e le giuste scelte fatte soprattutto a monte.

Insomma, scordatevi di aprire il sito e di guadagnare in automatico, perchè sono abbastanza convinto che prima di 6-8 mesi dall’inizio dell’attività non vedrete granchè – per non dire nulla.

Non usate scappatoie

Questo è il suggerimento più importante che mi sento di dare all’inizio: non trovate soluzioni economiche o raffazzonate, affidatevi sempre a dei professionisti seri (per fare bene un sito porno ne serviranno di più seri che mai, anche se può sembrare strano), non usate hosting ultra-cheap e fate attenzione che l’hosting che usate: alcuni non permettono di hostare adult, come abbiamo detto più volte su questo portale.

Aspetti legali

Non sono un avvocato e non voglio che prendiate le mie parole come oro colato, ma da quello che ho capito finora (ho lavorato su un paio di siti di camgirl e su uno molto grosso di annunci online, ad oggi) bisogna stare molto, molto attenti. Gli aspetti importanti da considerare prima di aprire il vostro sito porno sono, almeno, i seguenti:

  1. se la pornografia sia legale nel paese di destinazione del vostro pubblico – se non lo fosse, lasciate semplicemente perdere;
  2. se sia necessario imporre un divieto ai minori nel sito (di solito lo è: 18 o 21 anni minimo, a seconda dei paesi); se non lo fate o prendete la cosa alla leggera potreste avere qualche problemino;
  3. se ci siano problemi di diritti d’autore – della serie: non potete assolutamente caricare i video in HD della vostra pornostar preferita senza avvisare o chiedere il permesso al suo staff;
  4. fate molta, molta attenzione a caricare o mettere a disposizione filmati amatoriali a casaccio: il web pullula di filmini amatoriali caricati senza il permesso dei soggetti, d’accordo, e per quanto la cosa sia trattata con grande leggerezza (troppa, per i miei gusti) periodicamente il problema si ripropone. Non vorrete mica farvi denunciare, vero?

Per affrontare queste criticità in modo adeguato:

  1. informatevi bene;
  2. date per scontate che il divieto ci voglia, ad esempio via popup obbligatorio e cookie;
  3. valutate che una parte del vostro investimento, hosting e dominio a parte, debba essere orientato all’acquisto di contenuti da avere in esclusiva; in rete trovate veri e propri marketplace di video in HD, che tipicamente costano abbastanza;
  4. non fate siti pirata o aggregatori di contenuti altrui: è la cosa che tendono a fare in troppi, e rischiate solo di perdere tempo per nulla.

Chiarito questo, passiamo al prossimo punto.

Portali per adulti white-label

Esiste una soluzione molto interessante, per inciso, che sembra essere parecchio di moda presso vari webmaster (almeno fino a qualche anno fa), cioè i cosiddetti siti white-label: siti già pronti all’uso e minimamente personalizzabili, per i quali pagate solo un nome di dominio (ad esempio mediante aste online di domini scaduti) e vi associate la white label e siete pronti a partire. Nessun bisogno di comprare contenuti, o di fare altri investimenti; la responsabilità sarà vostra solo in parte, e poi sarà di riflesso di chi ha messo a disposizione quei contenuti.

C’è anche’ il problema che questo tipo di modus operandi crea siti tutti identici tra loro, e per questo passibili di penalizzazioni da parte di Google o, più comunemente, del tutto ignorati da esso e dai visitatori. Ad ogni modo se voleste sperimentare questa soluzione ci sono moltissime whitelabel adult che potete trovare facilmente mediante Bing o Google: semplicemente, basta cercare.

Come promuovere siti porno

Bella domanda! Ecco, il più delle volte i canali di promozione che si usano sono i seguenti tre:

  1. Google Ads
  2. Twitter (ad oggi sembra tollerante verso i contenuti adult, ma comunque non esageriamo);
  3. SEO pura (quasi sempre grey-black hat)

La cosa importante è che portiate traffico a tema, cioè di visitatori realmente interessati al porno; se poi saranno disposti a spendere meglio ancora, bene tenerlo presente fin da subito. Per canalizzare i visitatori basta considerare un modo intelligente per generarli, ad esempio mediante un articolo in un blog, mediante un annuncio “mascherato” su un sito di annunci (possibilmente che ammetta link all’interno del testo, e ce ne sono pochissimi), mediante scambi di link (rischiosi, ma li fanno un po’ tutti nel settore) e mediante un social media manager che non vi rida in faccia quando gli farete la proposta (che peraltro è difficile che vi faccia gratis).

Insomma le cose stanno così. Secondo me ci vuole tanta passione per portare avanti una cosa del genere, pure troppa, per cui non vi fate illusioni: il lavoro paga, ma qui i tempi potrebbero davvero essere lunghi ed è difficile / impossibile avere un’idea per un sito porno che nel frattempo non abbia avuto qualcun altro. In caso, un occhio al mercato anglofono sarà l’ideale (a parte per sporchi scopi ludici, diciamo) per farvi capire come funziona, quanto sia complicato e cosa si potrebbe ad esempio migliorare.Ehi… occhio che questa pagina è rimasta nella tua cronologia 🙂 Tranquillo: giuro che non dirò a nessuno che sei stato qui. Non lo farei neanche se potessi! Pero’ magari, se il PC o lo smartphone da cui leggi è condiviso, cancella questa pagina dalla cronologia per evitare imbarazzi futuri, o “sgami” in famiglia. Grazie per aver letto, spero che possa essere utile per il tuo business online. Foto di andreas160578 da Pixabay

Di leultime.info

Leultime.info è un blog collaborativo che ispira armonia. Sul nostro blog, promuoviamo un approccio sostanziale alla comunicazione, incoraggiando a condividere opinioni in modo costruttivo e rispettoso. Gli articoli non riflettono necessariamente la visione del proprietario del progetto.

Licenza Creative Commons I contenuti di questo blog sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.