Tinder è un vero divertimento: scorri le foto delle persone che capitano, se qualcuna ti piace provi a farglierlo sapere, altrimenti passi oltre. Certo questo presuppone un tasso di permanenza nell’app che, secondo vari studi, può arrivare anche ad una media di due ore e mezza o tre al giorno, soprattutto con la versione a pagamento che offre vari bounty aggiuntivi (la possibilità di farsi notare più facilmente, in sostanza).
Per fortuna esistono i programmatori che, un po’ per mestiere, vanno a cercare sempre il pelo nell’uovo: e molti di loro hanno trovato un modo per automatizzare questo processo, cosa che alla lunga potrebbe aumentare la possibilità di fare incontri interessanti senza farsi venire i crampi al dito. La maggioranza di questi script sono free e open source, cioè chiunque (con un minimo di competenze informatiche) potrebbe farne uno: sul web li hanno fatti gli sviluppatori crockpotveggies, lawloretienne, alexbrillant e anche Salvatore Capolupo, di recente, che ne ha creato uno in grado anche di randomizzare la scelta – cioè di non mettere “cuori” a tutti, indistintamente, bensì sulla base di una distribuzione casuale nel tempo: in sostanza questo potrebbe comportare, in mancanza di altre indicazioni o indizi utili, che sia più probabile trovare una persona con reali affinità campionando a caso la scelta, sulla base della semplice osservazione che solo una piccola percentuale delle persone in cui ci imbattiamo è effettivamente adatta o affine – anche solo sessualmente – a noi. il problema di questo genere di software è legato a due problemi fondamentali:
- non esistono plugin o app da installare per Tinder, e questo perchè quando sono uscite sono durate poco: Google Play e simili le hanno dovute rimuovere dallo store. Tinder stessa, infatti, riteneva che fosse un’app impropria e contraria alla propria policy di uso (se fossero così poco tolleranti con la rimozione degli account fake sarebbe ancora più carino, vero?).
- visto che non ci sono app, bisogna scaricarsi il codice ed eseguirlo localmente per farlo funzionare, quindi ad esempio lanciarlo da terminale di comando, o alla peggio eseguirlo dalla console del browser con Tinder versione web aperto (quello succitato fa esattamente questo).
E a quel punto, forse è più semplice girare al pub sotto casa ed offrire qualcosa da bere alla tipa carina che vediamo ogni settimana.
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