Le parole assembramento ed assemblamento sono simili, ma hanno due significati completamente diversi.
Stando al sito dell’autorevole Accademia della crusca, infatti, usare una “l” o una “r” cambia completamente nel significato:
- per assembramento si intende una riunione di molte persone all’esterno (ad esempio, per intenderci, un assembramento di tifosi di fronte allo stadio)
- per assemblamento , al contrario, si fa riferimento nel mondo dell’informatico all’atto di assemblare, ovvero di mettere insieme dei pezzi di un dispositivo o di un computer (esempio classico: un computer assemblato). Si tratta di un termine alquanto desueto o poco utilizzato, per la verità.
Divieto di assembramento: che cosa vuol dire?
Il divieto di assembramento (e non di assemblamento come scrivono alcuni, sbagliando) fa riferimento al divieto, imposto ad esempio dalle autorità o da un DPCM durante la pandemia di coronavirus del 2020, di formare delle masse di persone o di riunirsi in gruppo per evitare, per l’appunto, una elevata probabilità di contagio del virus. Secondo le più recenti interpretazioni del DPCM, peraltro, gli assembramenti sono considerati tali anche se superiori a 6 persone in casa e anche se convinventi, per motivi di sicurezza e per poter contenere adeguatamente il virus.
Il divieto in questione può fare riferimento a varie cose: alla folla casuale che percorre una strada, alle persone ferme davanti ad un locale, e così via.
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