Una delle più grandi passioni degli italiani è sicuramente il calcio e tutto quello che ci gira intorno. Le scommesse sono sicuramente uno degli argomenti più discussi di questo periodo, anche a causa del recente Decreto Dignità che ne limita gli spazi pubblicitari in Italia.
In tutto questo chiacchiericcio, uno dei servizi che sta avendo la crescita maggiore è sicuramente quello della vendita di pronostici sportivi, in particolare si parla molto dell’analisi di statistiche avanzate per prevedere i risultati degli eventi sportivi.
Questo argomento viene trattato anche nei “salotti buoni” della TV italiana, come è il caso, ad esempio, della trasmissione sportiva Sky Calcio Club, nella quale il conduttore Fabio Caressa ha parlato più volte di un algoritmo capace di prevedere gli esiti delle partite della Serie A. I risultati sono stati tutt’altro che positivi, tuttavia, esiste una startup tutta italiana che da circa tre anni riesce a elaborare pronostici vincenti nell’83% dei casi. Si tratta di Invictus, un software statistico molto avanzato che, nell’ultimo anno, grazie anche al lancio dell’app per smartphone, ha fatto parlare di sé per le vincite fatte fare ai propri utenti.
Come funziona la tecnologia di Invictus
Approfondendo il funzionamento di questa tecnologia, si può notare come Invictus fornisca pronostici in singola, schedine già pronte e addirittura progressioni per le scommesse che si basano su solidi sistemi di money management. Insomma, un servizio professionale accessibile a qualsiasi scommettitore. Analizzando nel profondo la tecnologia alla base di questo software è emerso che i pronostici forniti si basano principalmente su due variabili: migliaia di dati statistici e i flussi di scommesse.
Per quanto riguarda le statistiche, si tratta di calcoli estremamente complessi che incrociano migliaia di variabili, dal banale possesso palla a metriche come gli xG (i goal attesi) e le heatmap (le mappe di calore che mostrano le posizioni reali occupate dai giocatori in campo). La parte relativa ai flussi di scommesse, invece, ha una base di oltre 100.000 scommettitori di tutto il mondo, ai quali viene assegnato un punteggio in base alla percentuale di schedine vinte, quindi esistono i tipster bronzo che vincono oltre il 60% delle proprie giocate, i tipster argento, per i quali la percentuale di vittorie supera il 70%, e, infine, i tipster oro che vincono oltre l’80% delle proprie scommesse. L’analisi di questi flussi di scommesse si basa sulla cosiddetta intelligenza delle masse, cioè il presupposto secondo il quale le decisioni prese da un gran numero di individui si rivelano migliori rispetto a quelle prese da un singolo esperto. Ovviamente, nell’elaborazione dei pronostici, le due variabili hanno un peso diverso.
Stiamo parlando quindi di un algoritmo davvero complesso sviluppato interamente in Italia, un vero e proprio orgoglio per il settore tech tricolore, visto anche il successo che sta riscuotendo oltre oceano e l’interesse che sta suscitando anche per i club di Serie A. Infatti, proprio a causa del già citato Decreto Dignità, le società sportive nostrane non possono più esporre, sulle maglie e nella pubblicità presente allo stadio, i propri betting partner se si tratta di bookmakers. Invictus però non è un bookmaker e una sponsorizzazione è possibile secondo la normativa, chissà se vedremo il logo di questa startup tech su qualche maglia del nostro campionato.
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