Ci sono dei buchi in fondo al mare, sembrano seguire una linea continua e non si sa a che cosa siano dovuti: questo uno dei più suggestivi misteri dell’anno, che riguarda le profondità dei nostri mari.
Cosa è successo è subito detto: durante l’immersione numero 04 della spedizione denominata Voyage to the Ridge, sono stati osservati serie di buchi sul fondale marino dell’Oceano CCC che seguono curiosamente una funzione matematica sublineare, ovvero dotata di specifiche caratteristiche di omogeneità positiva e sub-additività (la somma di due suoi argomenti è sempre minore o uguale alla somma dei termini). Non si sa a cosa siano dovuti questi buchi, e le ipotesi degli scienziati sono numerose: si parla di particolari specie di granchi che lascino il segno del proprio passato, di gas che risale dai fondali marini fino all’ipotesi preferita dagli appassionati di UFO: che si tratti del passaggio di affascinanti specie aliene.
Durante l’immersione è stato anche raccolto un campione d’acqua per la successiva elaborazione del DNA ambientale (eDNA), per saperne di più su ciò che potrebbe vivere dentro o intorno ai buchi. Un articolo degli scienziati Michael Vecchione e Odd Aksel Bergstad, del resto, evidenzia come questi buchi insoliti indichino chiaramente delle lacune che sono tuttora presenti nella nostra comprensione degli ecosistemi delle dorsali oceaniche. La missione è stata realizzata dalla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), un’agenzia federale statunitense che si interessa di oceanografia, meteorologia e climatologia in genere.
Questa non era, in ogni casi, la prima volta che gli scienziati incontravano misteriosi buchi di questo tipo: già nel mese di luglio 2004, alle profondità di 2.082 metri durante una spedizione lungo la dorsale medio-atlantica settentrionale, gli scienziati hanno scoperto diversi insiemi di buchi analoghi. (fonte)
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