Leultime.info è un blog collaborativo che ispira armonia. Sul nostro blog, promuoviamo un approccio sostanziale alla comunicazione, incoraggiando a condividere opinioni in modo costruttivo e rispettoso. Gli articoli non riflettono necessariamente la visione del proprietario del progetto.
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- L’uomo del sacrificio si dispone all’interiorizzazione piuttosto che all’espressione della sua forza. La vita interiore prende il posto della vita: ruminazione incessante, abnegazione, autocolpevolizzazione, risentimento, sacrificio di sé. È la crudeltà specifica dell’uomo ascetico: immolare se stesso nel nome dell’Ideale di una vita senza desideri. (p. 56) ( Massimo Recalcati )
- A coloro che ci spingono ad amare gli altri, suggerisco di riflettere che forse perfino amare se stessi è meno frequente di quanto comunemente si creda. (Sergio Ricossa)
- Come possiamo dubitare di essere tutti liberi per natura, dato che siamo tutti uguali? A nessuno può venire in mente che la natura, che ci ha fatti tutti uguali, abbia costretto qualcuno in servitù. […] Ne consegue quindi che la libertà è un diritto naturale, e a mio avviso bisogna aggiungere che siamo nati non solo padroni della nostra libertà, ma anche inclini a difenderla. (Étienne de La Boétie)
- Noi siamo i difensori dell’Europa, dice Zelensky. Io avrei detto: Noi ucraini lottiamo per la libertà della Russia. Perché se l’Ucraina vince, forse potremo liberarci di Putin, altrimenti la sua dittatura ne uscirà rafforzata. ( Slavoj Žižek )
- Ho sempre avuto il massimo disprezzo per le ricchezze, non perché non mi piacessero, ma perché odiavo le fatiche e le preoccupazioni che ne derivano. (dalla Lettera ai posteri) ( Francesco Petrarca )
- Cominciai a pensare l’uomo educato e l’uomo ineducato, anzi a vederli; e mentre l’ineducato mi appariva in ispecie di uomo-porcospino, circondato di lunghissimi aculei che sono i raggi espansivi dei suoi bisogni, delle sue necessità, dei suoi desiderii, delle sue voglie, dei suoi comodi, del suo ‘spazio vitale’; vedevo invece l’uomo educato che per rendere meno disagevole la vita in comune ritrae i raggi dei suoi bisogni, li riassorbe in sé, finisce per non avere bisogni e riduce le sue necessità di vita a quel minimo necessario oltre il quale c’è la morte; e per un istante anche l’uomo educatissimo mi apparve, che ‘per semplificare’, rinuncia a vivere; perché l’educazione, tutto sommato, è una quistione di imballaggio. (Alberto Savinio)