Mangiare e preparare ricette light sta diventando sempre più importante per la salute di tante persone. Qualcuno lo fa per dimagrire, altri per questioni di salute, altri per una convinzione mentale non sempre adatta alle circostanze. Ma qualunque sia il motivo, mangiare light è una cosa che va fatta con cura.
Non si tratta semplicemente di comprare i prodotti light, perché le aziende produttrici e gli operatori di marketing sfruttano questa dicitura a loro vantaggio. Non sempre la scritta “light” corrisponde a quello che vorremmo. Dobbiamo diventare più furbi, più scaltri, tenere di più alla nostra salute, piuttosto che ad una tendenza di moda.
Attenzione agli ingredienti dei prodotti light
Solitamente per prodotto light si intende povero di grassi o povero di zucchero. In entrambi i casi, per rendere il prodotto ugualmente buono ed appetibile, si aggiungono altre sostanze, qualche volta ancora più dannose. Quindi occorre fare molta attenzione per non incorrere in trappole peggiori dell’alimento originale.
Dagli anni ’80 in poi, le aziende hanno cominciato a immettere sul mercato degli alimenti light, con minor contenuto di grassi. Durante i primi esperimenti in questo senso però, si è scoperto che in quegli alimenti c’era molto più zucchero, che andava così a sostituire la scarsità di grassi. Con il passar del tempo per fortuna il Ministero della Sanità ha messo a punto delle linee guida per le quali oggi possiamo stare un po’ più tranquilli.
Oggi si può scrivere “light” solo se il prodotto ha un contenuto calorico inferiore almeno del 30% rispetto all’originale. Un discorso a parte merita lo yogurt, nel quale, quando c’è un basso contenuto di grassi, aumenta quello di zucchero. Per una persona che soffre di diabete dunque, meglio preferire lo yogurt intero, con qualche grasso in più, ma con meno zucchero.
Un altro discorso da valutare è quello che riguarda i salumi e gli insaccati in genere. Bisogna tenere ben presente che i salumi con la dicitura “light” sono sempre confezionati e spesso addizionati con nitriti e nitrati, ormai dichiarati ufficialmente nocivi per la salute. Meglio quindi preferire salumi freschi, senza conservanti, e consumarne una quantità minore.
Meglio affidarsi ad un professionista
Il consiglio che ci sentiamo di dare in questa occasione è di fidarsi soltanto di un esperto del settore. Un bravo nutrizionista per esempio, o un dietologo, potrà valutare caso per caso i prodotti da utilizzare. Ad esempio, se un paziente che ha necessità di dimagrire soffre per l’esigua quantità di un formaggio, il dottore può prescrivergli una quantità un po’ maggiore dell’equivalente light. Ma solo nell’ambito di un piano alimentare bilanciato nel modo giusto.
Se non si ha un esperto a disposizione, bisogna confrontare le etichette dei prodotti con i relativi ingredienti e poi valutare di conseguenza. Ricordatevi comunque, che mangiare un prodotto light, non significa che se ne può mangiare di più, altrimenti la riduzione di apporto calorico viene vanificata.
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