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Chi parla di “amore platonico” per prendervi in giro non ha capito niente

Secondo una curiosa associazione mentale derivante (forse) dal vino nei locali, e dal grado di approssimazione a cui spesso siamo ridotti, “amore platonico” sarebbe un modo da intellettuali per descrivere la cara vecchia friendzone.

Un concetto che evoca orrori inconcepibili dallo stesso H.P. Lovecraft, e che risponde a quella sgradevole sensazione di volerti portare a letto che vedrebbe questa cosa come un incesto, un accoppiamento da animali o giù di lì. In realtà amore platonico non significa (almeno, non per forza) friendzone, come molti maschi alfa e donne sbrigative tendono a pensare, ad imporvi nelle discussioni al pub o a farvi credere nelle chat in cui provate a sfogarvi.

Non siete i soli a patire certe pene d’amore, abbiatene consapevolezza: c’è semplicemente la medesima ignoranza che pervade chi pensa che esiste un’equazione dell’amore.

Perchè l’amore platonico non è una cosa negativa

Fermo restando che il significato filosofico inventato da Platone era molto ampio ed esteso, e non certo semplificabile in quattro chiacchiere da bar, l’amore platonico è la fase in cui il rapporto tra due persone (parlando per ore in chat delle cose che hanno in comune, ad esempio, o frequentandosi progressivamente e senza ossessione l’uno per l’altro) inizia a maturare: di solito questa fase non è consapevole, e non avviene in modo controllabile.

La cosa che non si considera in questa brutale approssimazione “amore platonico” = “non farai sesso neanche stavolta“, infatti, è piuttosto semplice: qualsiasi rapporto, anche il più fugace, parte e passa necessariamente per una fase platonica. Se non fosse così, significherebbe che le due persone sono particolarmente sicure di ciò che stanno facendo, oppure sono un po’ sceme e tendono a disattivare il cervello per larghi periodi. Se una persona ti piace anche un minimo, del resto, puoi lecitamente volerti prendere del tempo per decidere, oppure puoi buttarti e sperare nella buona sorte, ma passerà comunque del tempo prima che si arrivi a condividere le lenzuola. È un dato di fatto dopo 40 anni di esperienza consolidata nelle friendzone: fidatevi di me, che ogni tanto qualche sogno impossibile l’ho addirittura realizzato, con tanto di pancetta al seguito, insicurezza perenne e persone che ho sognato per anni dagli aggiornamenti su Facebook e che mai – mai! – avrei pensato sarebbe successo sul serio.

E chi non è consapevole di questa cosa ed irride “l’amore platonico” come un trascorrere tempo assieme solo idealmente senza mai fare del sesso, nello specifico, ci sono discrete probabilità – oltre ad avere la sensibilità di un uomo delle caverne – che sia un povero scemo, che non ha capito granchè di come funzionano queste cose. Keep the faith.

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