Google Translate funziona (un po’ meglio)
Google Translate ha recentemente annunciato ai suoi utenti un sostanziale miglioramento nel servizio di traduzioni, il tutto grazie ad una serie di innovazioni ed aggiornamenti del software e la tecnologia proprietaria nota come Google Machine Neural Translation. Un sistema di traduzione basato su reti neurali, le stesse che permettono tecnologie avanzate come ad esempio quelle usate per i deepfake, che permetterà agli utenti internazionali di usufruire del miglior servizio possibile di traduzioni affidabili.
Le strane traduzioni di G Translate
“Google Translate impara da degli esempi di traduzione presenti sul web“, per quanto riferisce Justin Burr di Google alla testata Vice. Gli utenti di Reddit (link) continuano pero’ a trovare numerose traduzioni bizzarre, che sembrano fare riferimento a testi della Bibbia e a strane, incomprensibili profezie. Basta cercare nella lingua giusta determinate frasi senza senso che subito escono fuori risultati molto strani (molti dei quali, attualmente, non sono più funzionanti perchè bug corretti, nel frattempo, su segnalazione).
Una delle più famose restituiva “non voglio fare nulla“, ad esempio.
Perchè Google Translate funziona meglio
A differenza del passato, e senza scendere in dettagli troppo tecnici, c’è una novità fondamentale: le frasi non vengono tradotte separatamente, una per una, ma vengono tradotte in blocco, quindi se postiamo il testo di una canzone da tradurre l’operazione sarà fatta cercando di contestualizzare le espressioni gergali, il contesto del brano e così via. La tecnologia deve molto all’intelligenza artificiale e si basa su una tecnica specifica nota come Recurrent Neural Networks.
Ovviamente non facciamo mai troppo affidamento su di esso, ma usiamolo in modo intelligente per provare a capire il senso della frase e cerchiamo sempre di rielaborarlo a dovere, prima di proporlo o addirittura di scriverlo.
Google funziona come traduttore anche se siamo sconnessi da internet
Esattamente come Google Maps, anche Google Translate può essere usato come traduttore offline, quindi anche quando non abbiamo una connessione: con meno di 50 MB di spazio occupato sul telefono, infatti, sarà possibile sfruttarlo come traduttore.
Fare traduzioni affidabili con Google
Nulla potrà mai sostituire il lavoro fatto da un traduttore umano, ovviamente: ma bisogna riconoscere che Translate ha fatto passi da gigante. Al netto di vari errori e strafalcioni che commetteva anni fa, ad oggi la sua funzionalità è molto più evoluta di quanto non fosse quando, ad esempio, riportava errori di vario genere sui testi delle canzoni, che ad oggi vengono tradotti direttamente da Google (facendo così perdere traffico ai siti di testi di canzoni, ma questa è un’altra storia).
Usare Google come traduttore vocale
Nel 2018 Google Translate è passato agli onori della cronaca per un fatto significativo: un giornalista, infatti, durante la conferenza stampa dei Mondiali di calcio di quell’anno ha fatto una domanda a Griezmann usando proprio l’app di traduzione vocale di Google. Molto tempo è passato dal vecchio Google Traduttore, in effetti, che era in grado di tradurre in modo approssimativo e spesso, soprattutto traducendo pezzi complessi, uscivano fuori errori di ogni genere. Ad oggi, invece, se noi parliamo il servizio traduce per noi, molto semplice: il tutto anche grazie a nuove tecniche di intelligenza artificiale e vari miglioramenti al software, soprattutto negli ultimi anni.
Usare Google come traduttore di parole
La prima funzione, abbastanza ovvia, è proprio quella di usarlo per tradurre singole parole: ad esempio basta cercare la parola su Google, direttamente, ed affiancarla a “traduzione” per vedere il significato in varie lingue di quella parola direttamente da lì. Molto comodo, ad esempio, se ci trovassimo per strada senza avere un dizionario cartaceo a portata di mano.
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