Da circa un anno siamo messi a dura prova dalla pandemia, che oltre a limitare i rapporti sociali imponendo il distanziamento determina un qualcosa di inedito per molto: tanto tempo da trascorrere a casa. In questo ambito si sta facendo strada sui mercato il mondo del cosiddetto home living, un inglesismo che si traduce in modo approssimativo come “arredamento” ma che, di fatto, fa parte di una serie di nuovi standard architettonici e di arredamento per la propria casa.
Se passiamo più tempo in casa, è inevitabile che ci potremo accorgere di qualcosa che non torna: una crepa nel muro, un mobile troppo vecchio che andrebbe cambiato, quel tavolino traballante sotto il quale, di solito, andiamo ad infilare quel libro abbastanza spesso che non ci è mai davvero piaciuto. Godersi casa propria, ne siamo certi, diventerà uno degli standard per decretare il benessere di tutti noi, soprattutto quando torneremo per cena dopo una lunga ed estenuante giornata di lavoro. E l’home living, in tal senso, stabilisce proprio dei nuovi standard estetici e di funzionalità che potremmo provare a cogliere fin da subito.
Una splendida fontana luminosa in fibra ottica da mettere in casa. Un lampadario diverso dal solito, Un semplicissimo cuscino per cani. Tutte piccole cose che, nel loro insieme (e possibilmente con gusto) possono rendere casa tua il luogo più bello ed accogliente di sempre.
Pensiamo ad esempio al concetto di zona living introdotto da alcuni agenti immobiliari per le grandi città: il soggiorno, in sostanza, che viene arredato per dare un’idea di accoglienza e se vogliamo anche di personalità del padrone di casa. Se pensiamo all’home living come “vita moderna”, del resto, e pensiamo a quanto tempo ancora dureranno le restrizioni dovute alla pandemia, si chiarisce che l’architettura di casa diventerà presto parte integrante delle nostre vite.
E non c’è da meravigliarsene: se ancora sembra quasi prematuro parlare di vera e propria esplosione commerciale di questo settore, già dal 2019 – durante la Fashion Week a Milano – emergeva un sostanziale rinnovato interesse verso complementi di arredo e oggettistica di design particolare, l’online e gli e-commerce contribuiscono in gran parte a questo tipo di vendite. A fianco dei soliti brand più noti, che non operano solo in Italia (l’esempio classico è senza dubbio, ancora oggi, Ikea), ne sta nascendo una moltitudine che si occupa del settore, con vendite sempre più numerose. Non solo al dettaglio, in effetti, ma anche per le aziende e nel settore B2B in genere: perchè se ho determinate esigenze per casa mia, è possibile che le nostre seconde case (ovvero gli uffici dove andiamo ogni giorno, o quasi) potrebbero subire anche essi il fascino dell’home living, seguendo la falsariga USA per cui le aziende multinazionali tendono a far diventare gli uffici quali spazi vivibili non solo mediante asettiche scrivanie e open space, ma anche con quel tocco di originalità in grado di sorprendere.
E visto il momento storico, di qualche bella sorpresa e di riscoprire il gusto del bello, ogni tanto, ne avremmo bisogno un po’ tutti.
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