Ci sono molti tipi di stampanti (in questo articolo considereremo solo quelle ad uso domestico, da ufficio o semi-professionali), suddivise per la tecnologia usata per la stampa. Di ognuna cercheremo di evidenziare pregi e difetti.
Stampanti a matrice di aghi
Nella stampa ad aghi (detta anche a matrice di punti o dot matrix) sono tipiche della stampa di testi, ed in esse ogni singolo carattere viene riprodotto come un insieme di punti, creati a loro volta da una testina controllata elettricamente. Un nastro inchiostrato posto tra carta e testina consente, quindi, di stampare su carta.
Le stampanti ad aghi sono un tipo di stampanti molto in voga fin dagli albori di questa tecnologia, ed utilizzate ad oggi soltanto per determinati ambiti molto specifici, come quello della stampa di modulistica in più copie (non è raro, infatti, vedere stampanti di questo tipo ancora oggi in funzione negli uffici postali, ad esempio).
Si possono collegare al PC storicamente con una porta parallela e, nei computer moderni, funzionano anche con il classico cavetto USB (per certi modelli come la Epson LX 350). Le stampanti ad aghi consentivano, fino a qualche tempo fa, solo la stampa su fogli a modulo continuo. Ad oggi le stampanti ad aghi si sono evolute e permettono di stampare anche su fogli singoli.
Possono essere in generale ad 9, 18, 24 o 36 aghi, e disporre di vari tipi di modalità di stampa; alcuni modelli stampano anche a colori.
- Pregi: permettono di stampare su carta carbone o carta copiativa, non bisogna comprare le cartucce ed i nastri durano parecchie
- Difetti: le stampe sono mediante lente, la qualità lascia a desiderare, non sono adatte per stampare foto o immagini
Stampanti 3D
Le stampanti 3D permettono di stampare oggetti, non semplicemente su carta, che siano stati modelli con un programma apposito di modellazione, come ad esempio Blender o 3D Studio; possono realizzare artefatti di ogni genere e di ogni dimensione, almeno potenzialmente, da semplici portachiavi fino a maniglie, pezzi di ricambio o protesi. La tecnologia della stampa 3D è molto varia, e potete trovare sul mercato sia stampanti economiche (da 150 fino a 300 euro) che decisamente più complete e professionali (si veda Amazon). Gli oggetti realizzati di piccole dimensioni si presentano esteriormente, a seconda dei casi, come una sorta di plastica variamente rigida.
Stampanti a getto d’inchiostro
Sono tra le stampanti più diffuse per l’utente domestico ed in molti uffici, principalmente per via del giusto compromesso tra qualità di stampa e prezzo contenuti. Esistono anche dei modelli altamente professionali a getto d’inchiostro, molto più costosi e con supporto a varie sfumature di colore, utili per stampare con la tecnica del Giclèe.
- Pregi: costi contenuti, possibilità di stampare velocemente sia in B/N che a colori
- Difetti: qualità non sempre eccelsa, l’inchiostro sbava se la carta non è adatta, possono stampare solo su certi tipi di carta
Stampanti laser
Le stampanti laser sono uno degli standard più usati per la stampa da ufficio, domestica e per le piccole aziende; derivano parte del proprio funzionamento dalla tecnologia delle fotocopiatrici, e consentono di stampare sia in bianco e nero che a colori con ottima qualità sia documenti, che foto disegni o immagini.
- Pregi: possibilità di stampare ancora più velocemente sia in B/N che a colori, buona qualità
- Difetti: costi non sempre contenuti
Stampanti LED
Si tratta di stampanti molto simili a quelle laser, in quanto sfruttano parte della precedente tecnologia; sono costruite in modo più semplice rispetto alla laser, sono meno soggette all’usura delle parti meccaniche e, in molti casi, hanno costi davvero ragionevoli. La qualità di stampa, anche in questo caso, è decisamente di livello.
Stampanti impatto
La stampa ad impatto è storicamente una delle prime ad essere stata messa sul mercato; funzionano mediante un elettromagnete e derivano parte del loro funzionamento da quello delle vecchie macchine da scrivere elettriche. Sono in grado stampare solo caratteri a larghezza fissa, e nessun tipo di grafica.
Stampanti a inchiostro solido
L’inchiostro solido è una tecnologia sviluppata dalla Xerox negli anni ’90, che ha conosciuto un notevole sviluppo fino ad oggi; essa sfrutta dei particolari stick che rappresentano i colori principali. In genere l’utilità delle stampanti ad inchiostro solido è legata ad una maggiore uniformità di stampa, ad un maggiore supporto sui vari tipi di carta (si stampa infatti un po’ ovunque, con questa tecnologia), passando per una gamma di colori riproducibile più ampia.
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