Quando si parla di formato della carta si indica sostanzialmente la sua dimensione, ovvero: lunghezza per altezza. Sono esistiti molti standard differenti sui formati carta in diversi periodi e aree geografiche, ma sono due i più comuni: lo standard internazionale (l’A0 e i suoi derivati) e i formati nordamericani.

Per l’uso tipografico solitamente si fa riferimento allo standard noto come ISO 126, che definisce i formati di cata usati prevalentemente in Europa.

Formati di serie A: A0, A1, A2, …

Lo standard internazionale e l’Europa prevedono comunemente l’utilizzo di una stampa in formato A, che può andare dal piccolo A10 fino al più grande A0 (1 metro quadro). Partiamo, per essere più pratici e (…speriamo!) comprensibili, dal considerare il comunissimo formato A4, che rappresenta il classico foglio di carta che usiamo nelle stampanti in ufficio o domestiche (tipicamente di grammatura 80 o 100). Il formato A4 misura 297×210 mm, ed è grande 1/16 di un metro quadrato: questo significa che è necessario disporre una griglia di 4×4 fogli A4 per ottenere un’estensione di un metro quadrato. Procedendo sui formati più piccoli abbiamo quindi il formato A5, grande 210×148 mm cioè 1/32 metri quadri, ovvero la metà di un A4; analogamente il formato A6 sarà la metà di un A5, e così via (se i numeri aumentano, il formato tende a diminuire proporzionalmente). Se invece decidiamo di procedere sui formati via via più grandi avremo, a partire dal classico A4, il formato A3, che è 1/8 di metro quadro. Il formato A2 sarà quindi 1/4 di metro quadro, il formato A1 sarà un 1/2 mentre arriveremo al formato A0 che sarà esattamente un metro quadro (precisamente 1189×841 mm).

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Altri formati: B0, B1, …, C0, C1, …

I formati come A3 o A4 non sono l’unica classe di formato carta disponibile sul mercato: esiste ad esempio la classe B, che non parte dal metro quadro (come il formato A) bensì parte dal B0 (che misura 1414x1000mm, quindi è largo 1 metro sul lato più corto) ed arriva al più piccolo B10 (che invece misura solo 44×31 mm). Analogo discorso per il formato C, che va sempre dal più grande C0 al più piccolo C10.

Per i formati B e C valgono gli stessi discorsi di proporzionalità a scendere e a salire visti in precedenza per il formato A.

Esempi di uso dei formati di carta

Nella pratica della stampa tipografica, digitale sia a colori che in bianco e nero non esiste, come visto, uno standard unico: ogni tipografia tende ad avere le proprie convenzioni in base alle macchine di cui dispongono o ai layout su cui lavorano, per cui potrebbe proporvi la stampa di un prodotto su formati di carta differenti.

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Esempi pratici di uso dei formati della carta da stampa sono ad esempio il formato A3 per le locandine, oppure 70×100 per i manifesti in Italia; in realtà, comunque, la distinzione tra i diversi formati non è affatto rigida, ed alcune tipografie online tendono a proporre per la stampa anche misure o formati non standardizzati.

Formati carta ISO

In questa tabella sono riportati tutti i più comuni formati ISO per la carta.

 
Formato serie A serie B serie C
Taglia mm × mm in × in mm × mm in × in mm × mm in × in
0 841 × 1189 33.1 × 46.8 1000 × 1414 39.4 × 55.7 917 × 1297 36.1 × 51.1
1 594 × 841 23.4 × 33.1 707 × 1000 27.8 × 39.4 648 × 917 25.5 × 36.1
2 420 × 594 16.5 × 23.4 500 × 707 19.7 × 27.8 458 × 648 18.0 × 25.5
3 297 × 420 11.7 × 16.5 353 × 500 13.9 × 19.7 324 × 458 12.8 × 18.0
4 210 × 297 8.3 × 11.7 250 × 353 9.8 × 13.9 229 × 324 9.0 × 12.8
5 148 × 210 5.8 × 8.3 176 × 250 6.9 × 9.8 162 × 229 6.4 × 9.0
6 105 × 148 4.1 × 5.8 125 × 176 4.9 × 6.9 114 × 162 4.5 × 6.4
7 74 × 105 2.9 × 4.1 88 × 125 3.5 × 4.9 81 × 114 3.2 × 4.5
8 52 × 74 2.0 × 2.9 62 × 88 2.4 × 3.5 57 × 81 2.2 × 3.2
9 37 × 52 1.5 × 2.0 44 × 62 1.7 × 2.4 40 × 57 1.6 × 2.2
10 26 × 37 1.0 × 1.5 31 × 44 1.2 × 1.7 28 × 40 1.1 × 1.6
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