NIKE – La dea ispiratrice delle scarpe sportive

Ognuno di noi conosce il marchio sportivo per le scarpe, Nike. Tuttavia ignoriamo il fatto che il marchio sia stato ispirato dalla mitologia greca; in particolare dalla dea simbolo del trionfo: NIKE.

Chi era Nike?

Inizialmente attributo di Atena, divenne una divinità a sé.

Figlia del titano Pallante (ucciso da Atena durante la guerra contro i Titani) e della oceanina Stige (uno dei fiumi infernali, il fiume dell’odio, utilizzato per i giuramenti degli stessi dèi e conosciuto perché vi fu immerso Achille per divenire invincibile), era la personificazione della vittoria e suoi fratelli erano Cratos (“la forza”), Bia (“la violenza”) e Zelos (“la gelosia”).

Fu la prima a rispondere all’appello di Zeus nella lotta contro i Titani; perciò Zeus la volle sempre al suo fianco sull’Olimpo.

Iconografia

Era raffigurata come giovane e bella donna con una veste fluttuante, con grandi ali sulle spalle o sui piedi (in alcune rappresentazioni non aveva le ali), con una corona di olivo e una palma nella mano.

Dea Romana: Vittoria

I Romani la identificarono con la dea VITTORIA. Era, pertanto, rappresentata nell’atto di conferire all’imperatore l’alloro del trionfo (simbolo del potere imperiale) o con un globo terrestre tra le mani.

Invocazione alla Dea, età medioevale (XII sec. d. C.). Conservato al British Museum:

“Terra, Dea divina, Madre Natura,

che generi ogni cosa e sempre fai riapparire

il sole di cui hai fatto dono alle genti;

guardiana del cielo, del mare e di tutti gli Dèi e le potenze,

per il tuo influsso tutta la natura

si acquieta e sprofonda nel sonno.

E di nuovo quando ti aggrada

tu mandi innanzi la lieta luce del giorno

e doni nutrimento alla vita

con la tua eterna promessa;

e quando lo spirito dell’uomo

trapassa è a te che ritorna.

A buon diritto invero tu sei detta

Grande Madre degli Dèi;

Vittoria è il tuo nome divino.

Tu sei possente Regina degli Dèi!

O Dea io ti adoro come divina,

io invoco il tuo nome,

degnati di concedermi ciò che ti chiedo,

in modo ch’io possa in cambio

colmare di grazie la Tua divinità,

con la fede che ti è dovuta”

TEMPLI

Vari furono i templi a lei dedicati. Noi, però, ne ricordiamo:

Il Tempio di Atena Nike (o tempio Nike Aptera: “senza ali”) ad Atene, sull’Acropoli. Era rappresentata senza ali; probabilmente come augurio che non abbandonasse mai la città ed i suoi cittadini;
Il Tempio della Vittoria sul Palatino a Roma. Costruito da Lucio Postumio Megello ( e non, come vuole la tradizione, da Evandro) nel periodo in cui fu nominato, per la seconda volta, console.

Di Davide

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