Leultime.info è un blog collaborativo che ispira armonia. Sul nostro blog, promuoviamo un approccio sostanziale alla comunicazione, incoraggiando a condividere opinioni in modo costruttivo e rispettoso. Gli articoli non riflettono necessariamente la visione del proprietario del progetto.
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- Battetevi sempre per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame. (Sandro Pertini)
- È mia profonda convinzione che tutti i popoli desiderino essere liberi e che l’aspirazione alla libertà sia radicata nell’animo di ognuno di noi. Un popolo con una lunga storia di soggezione a una dominazione straniera, tuttavia, non sempre trova facile tradurre questo desiderio in azione. Sotto una dominazione arbitraria, le persone tendono a diventare passive, i loro sensi si intorpidiscono. La paura diviene la forza dominante della loro vita; paura di infrangere la legge, paura delle misure punitive che potrebbero seguire a un tentativo fallito di spezzare le catene. Coloro che guidano la lotta per la libertà devono debellare l’apatia e la paura. Devono dare espressione pratica all’universale anelito alla libertà. Devono rafforzare la fiducia dei popoli in se stessi e incoraggiarli a prendere parte alla lotta per la libertà. Soprattutto, devono dichiarare i loro intenti in maniera aperta e inequivocabile e indirizzare il popolo al raggiungimento dell’obbiettivo dell’autogoverno. (Kwame Nkrumah)
- È proprio vero che la libertà è preziosa; così preziosa che dovrebbe essere razionata. (Lenin)
- Due cadaveri in quella cassa, uno su l’altro: uno con la faccia sotto i piedi dell’altro. Quello di sopra era d’un ragazzo. Divaricate, le gambe; la testa, affondata tra i piedi del compagno. A guardarlo così capovolto, pareva dicesse, in quell’atteggiamento: – No! No! – con tutto il visino smunto, dagli occhi appena socchiusi, contratti ancora dall’angoscia dell’agonia. No, quella morte; no, quell’orrore; no, quella cassa per due, attufata da quel lezzo crudo e acre di carneficina. La più raccapricciante era la vista dell’altro, di tra le scarpe logore del ragazzo, coi grandi occhi neri ancora sbarrati e un po’ di barba fulva sotto il mento. Era d’un contadino nel pieno vigore delle forze. Con quei terribili occhi sbarrati al cielo, dal corpo supino chiedeva vendetta di quell’ultima atrocità, del peso di quell’altra vittima sopra di sé. – Vedete, Signore, – pareva dicesse, – vedete che hanno fatto! (p. 238) ( Luigi Pirandello )
- – E la libertà – chiese Pino – che n’hai fatto? – Ce l’ho qui – rispose Franco e si batté sul petto – dacché fra la mia e quella dei liberali ho scelto liberamente, da uomo. Non mi piace la loro libertà, ché quando te la vengono a imporre con le baionette, non è più essa. Io sto da questa parte, perché così mi piace a me, che sono don Enrico Franco, e mi piace perché oggi è la parte più bella. (Carlo Alianello)
- E adesso aspetterò domani | per avere nostalgia | signora libertà signorina fantasia | così preziosa come il vino così gratis come la tristezza | con la tua nuvola di dubbi e di bellezza. (Fabrizio De André)