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- […] quindi Casablanca non è un film: è molti film, un’antologia. Fatto a casaccio, si è probabilmente fatto da solo, se non contro la volontà dei suoi autori ed attori, almeno al di là del loro controllo. Ed è per questo motivo che funziona, a dispetto delle teorie estetiche e sull’arte di girare film. Perché in esso si svela con forza quasi tellurica il potere della Narrativa stessa, senza che l’Arte intervenga a disciplinarla. (da Casablanca, or, the Clichés are having a ball) ( Umberto Eco )
- Altissimo Amore, se può essere che io muoia | senza aver saputo donde vi possedevo, | in quale sole era la vostra dimora | in quale passato il tempo vostro, in quale ora | io vi amavo, || Altissimo Amore che superate la memoria, | fuoco senza focolare di cui ho fatto tutta la mia luce, | in quale destino tracciavate la mia storia, | in quale sonno si vedeva la vostra gloria, | o mia dimora… || Quando sarò per me stessa perduta | e dispersa nell’abisso infinito, | infinitamente, quando sarò infranta, | quando il presente di cui sono rivestita | avrà tradito, || per l’universo in mille corpi frantumata, | di mille istanti ancora non riuniti, | di cenere setacciata nei cieli fino al nulla, | rifarete per una strana annata | un solo tesoro || rifarete il mio nome e la mia immagine | di mille corpi portati dalla luce, | viva unità senza nome e senza volto, | cuore dello spirito, oh centro del miraggio, | Altissimo Amore. (Catherine Pozzi)
- Il dubbio, la memoria, la consapevolezza conseguente all’errore e perfino il riposo sono funzioni di vario genere, ma tutte tipiche dell’intelligenza. (Bhāgavata Purāṇa)
- Una volta era tutto diverso?
- L’accelerazione dei tempi e la velocità crescente del cambiamento mettono in discussione il valore stesso dell’esperienza. (Pier Luigi Celli)
- Essere identificati come vittime è una condizione che dovrebbe essere transitoria per chiunque, legata a precise circostanze. Non si è vittime per il solo fatto di esistere come femmine invece che come maschi, ma lo si è sempre di qualcosa o di qualcuno. Il tentativo di trasformare le persone in vittime permanenti a prescindere dalle circostanze costringe la vittima al ruolo di vittimizzata, che è un’altra forma di violenza, più sottile e pervasiva, perché impone una condizione di passività che preclude la facoltà di riscattarsi. Il soggetto non può tentare di uscire dalla condizione di vittima, perché intorno ha un intero sistema che gli impedisce di essere qualcosa di diverso. ( Michela Murgia )