Ti potrebbero interessare: Cominciai a pensare l'uomo educato e l'uomo ineducato, anzi a vederli; e mentre l'ineducato mi appariva in ispecie di uomo-porcospino, circondato di lunghissimi aculei che sono i raggi espansivi dei suoi bisogni, delle sue necessità, dei suoi desiderii, delle sue voglie, dei suoi comodi, del suo 'spazio vitale'; vedevo invece l'uomo educato che per rendere meno disagevole la vita in comune ritrae i raggi dei suoi bisogni, li riassorbe in sé, finisce per non avere bisogni e riduce le sue necessità di vita a quel minimo necessario oltre il quale c'è la morte; e per un istante anche l'uomo educatissimo mi apparve, che 'per semplificare', rinuncia a vivere; perché l'educazione, tutto sommato, è una quistione di imballaggio. (Alberto Savinio)