Dormire bene in tempi di Covid-19

A quanto pare il coronavirus ha stravolto, a parte le nostre abitudini e socialità quotidiane, anche una delle attività periodiche più importanti per l’uomo, per non dire vitali: da quanto abbiamo realizzato che, più o meno un anno fa di questi tempi, i contagiati da coronavirus stavano aumentando, la paura si faceva sentire e con lei, purtroppo, nuove ansie e preoccupazioni. Dormire bene è stato, per questo motivo, sempre più complicato per molti di noi, e questo possiamo scriverlo senza timore di essere contraddetti (almeno nella maggioranza dei casi). Le nuove ansie quotidiane, unite alla noia del dover stare molto più di prima chiusi in casa, hanno finito per rendere difficile prendere sonno prima di una certa ora.

A quanto pare, peraltro, non solo durante la pandemia molti dormono peggio del solito, ma alcuni hanno anche testimoniato di iniziare a fare sogni più assurdi o spaventosi del solito. Tutti sintomi di una situazione anomala che sta sottoponendo ognuno di noi, nessuno escluso, ad un livello di stress molto elevato. A questo punto possiamo affermare quasi con certezza assoluta che la qualità del sonno è diminuita a causa di questo pressing continuo, della situazione imprevista da dover gestire e di vari, nuovi ed inediti problemi che si sono affastellati un po’ per volta. E quel che è peggio, secondo la Fondazione Veronesi ad esempio, la qualità del sonno sarà compromessa ancora per un po’, anche quando – speriamo molto presto – l’emergenza sanitaria sarà considerata superata. Riposare bene la notte è pertanto assolutamente fondamentale per poter svolgere poi, di giorno, le attività di studio o di lavoro che ci riservano le nostre giornate, che sembrano sempre più lunghe e dilatate anche a causa della situazione sanitaria ancora oggi critica.

Cosa fare per provare a dormire meglio – tanto per giocare un po’ con le parole, che possa diventare un sogno riposare nel modo più consono? Non c’è una risposta univoca a questa domanda, ma per recuperare il sonno in questi tempi difficili, per quanto ne sappiamo, molti stanno ricorrendo all’aiuto di uno psicologo. Altri hanno cercando di prendere nuove buone abitudini (leggere prima di andare a dormire, ad esempio, concilia il sonno almeno in parte), altri ancora cercano di ridurre le ore di esposizione davanti ad un PC, alla TV o allo schermo di uno smartphone o di un tablet. Il motivo di questa riduzione è abbastanza ovvio: stancheremo di meno la vista, riducendo il fattore stress visivo dalle nostre giornate e questo, con un po’ di pazienza, aiuterà tutti noi a riposare al meglio, e recuperare le preziose ore di sonno di cui tutti abbiamo bisogno.

Di fatto, al netto di qualsiasi considerazione come quelle che abbiamo fatto, rimane anche fondamentale la scelta di un buon materasso sul quale poggiarci dopo una giornata stressante. La scelta può fare la differenza, ad esempio se ne scegliamo che sia realizzato con tecnologia memory. Questo genere di materassi sono molto utili, in genere, per chi vada a letto tendenzialmente tardi, o si svegli presto in preda a dolori muscolari di vario genere: sì, perchè le contratture sono anch’esse uno dei frutti tipici, purtroppo, dello stile di vita più sedentario che stiamo seguendo in questi mesi. Rivolgersi ad un’azienda accreditata e procurarsi un materasso di qualità può aiutarci senza dubbio a tale scopo, anche considerando un aspetto ulteriore: la pandemia ha bloccato il mercato anche a livello “umorale”, e magari potrebbe essere arrivata l’ora di cambiare quel vecchio materasso sul quale ci ostiniamo a dormire a mesi, senza aver avuto la lucidità necessaria per pensare di cambiarlo.

Di leultime.info

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