Quando si decide di mettere in rete un nuovo sito Internet è indispensabile procurarsi un server: la rete globale, d’altronde, non è altro che un insieme di computer tra loro connessi, alcuni dei quali agiscono come client, quindi sostanzialmente come utenti, e altri come server, quindi come fornitori del servizio. Per soddisfare quest’esigenza ci si può muovere in due modi diversi: ci si può dotare di un server di proprietà oppure si può ricorrere a un servizio hosting offerto da una società specializzata come www.flamenetworks.com. Nella grande maggioranza dei casi si ricorre a questa seconda possibilità, essendo reputata molto più vantaggiosa. Prima di scoprire perché l’hosting è così gettonato è utile chiarire di cosa si tratta: mentre nel server di proprietà il titolare del sito web ne gestisce autonomamente l’infrastruttura, collocandola in locali di proprietà, nell’hosting non si fa altro che affittare uno spazio server nei potenti computer di provider, società che, per l’appunto, offrono ai loro clienti questo tipo di servizio. Se ci si chiede perché l’hosting viene preferito così frequentemente al server di proprietà, le risposte sono molteplici, scopriamo dunque le ragioni maggiormente rilevanti.

Costi notevolmente più bassi

L’aspetto più palese per cui l’hosting merita di essere preferito al server di proprietà è sicuramente il risparmio.

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Come si può notare visitando siti Internet di società specializzate in servizi hosting come www.flamenetworks.com, i prezzi di tali servizi sono assolutamente accessibili: i pacchetti, ovviamente, differiscono in base alle esigenze del cliente, ma si tratta in tutti i casi di cifre lontanissime da quanto si dovrebbe spendere per procurarsi un server di proprietà e per provvedere alla sua manutenzione.

Nessuna necessità di manutenzione

Ricorrere a un servizio hosting significa non doversi preoccupare della manutenzione del server, e questo è davvero un grande vantaggio.

Tali infrastrutture, infatti, devono essere gestite in maniera ottimale affinché funzionino sempre in maniera impeccabile, e questo è un onere non da poco.

La manutenzione di un server va effettuata da professionisti specializzati: in taluni casi le aziende possono annoverare simili figure nel proprio organigramma, altrimenti bisogna rivolgersi a professionisti esterni e questo, ovviamente, implica dei costi ulteriori.

Nessun rischio che il sito vada “in down”

Un server di proprietà può guastarsi e questo, inevitabilmente, significa che il sito Internet in questione diviene temporaneamente invisibile in rete.

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Questo potrebbe sembrare un mero disservizio, ma in realtà può causare dei danni davvero enormi, si pensi ai siti Internet di grandi aziende, magari che commerciano direttamente in rete, senza trascurare i danni in termini di immagine, tutt’altro che secondari.

Scegliendo dei servizi hosting, questo rischio è pressoché nullo: in rarissimi casi i siti di aziende clienti di provider sono divenuti temporaneamente non visibili per via di eventi di carattere straordinario, ad esempio per via di grandi incendi nelle server farm degli host, ma non c’è dubbio alcuno sul fatto che questa possibilità è assai remota e di gran lunga inferiore rispetto ai guasti che potrebbero manifestarsi in un server di proprietà.

Nessuna necessità di competenze tecniche

Un ulteriore ed importante motivo per preferire gli hosting ai server di proprietà corrisponde al fatto che essi non richiedono alcuna competenza tecnica.

Acquistare un pacchetto hosting da un provider è un’operazione semplicissima che può essere compiuta senza problemi anche da un neofita, peraltro sono disponibili anche degli hosting cosiddetti gestiti che consentono di strutturare il sito web con un semplice click dopo l’acquisto del servizio.

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Al contrario, dotarsi di un server di proprietà senza avere competenze tecniche può essere estremamente controproducente per chi non può certo definirsi un tecnico.

Di leultime.info

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