La cura dei denti è fondamentale a tutte le età. Se, del resto, durante la giovinezza, l’igiene orale rappresenta un’efficace forma di prevenzione, oltre che di preservazione di un’arcata dentale perfetta e, di conseguenza, di un buon biglietto da visita, crescendo, specie in età adulta e durante l’anzianità, continuare ad interessarsene rappresenta la soluzione migliore per evitare problematiche di salute più o meno gravi. Nonostante questa consapevolezza sia, ormai, lampante per la stragrande maggioranza delle persone, ancora moltissimi italiani soffrono di patologie legate alla cavità orale come la parodontite.
Infatti, In Italia solo il 30% degli over 40 possiede ancora tutti i denti originali, mentre il 50% degli over 75 ne è privo. Una delle cause principali è la parodontite. Fortunatamente, in Italia, studi dentistici come Excellence Dental Network stanno adoperando una tecnica medica avanzata: la 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗹𝗮𝘀𝗲𝗿 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗶𝗼𝗿𝗿𝗲𝗮 che non necessita di intervento chirurgico. Ora, comunque, va detto che perdere i denti in età avanzata non sia normale come in molti sono, erroneamente, portati a pensare e che, di fatto, tutto questo può essere evitato attraverso percorsi diagnostici e cure moderne in grado di salvaguardare la salute dell’arcata dentale.
A riguardo, nelle prossime righe analizzeremo le informazioni più importanti.
Perdita dei denti e parodontite in Italia, i risultati delle ricerche
Ai fini della nostra digressione, risulta assolutamente fondamentale chiarire che, di fatto, non è possibile trarre alcun risultato dalla cura dei denti, allo scopo di prevenirne la caduta, se in presenza di patologie come la parodontite, non si agisce prima preventivamente con lo scopo di contener o evitare gli stati emergenziali. Mettere in salvo le gengive è fondamentale per la buona riuscita di ogni trattamento relativo a questo aspetto. Purtroppo, però, i dati emersi dalle più recenti ricerche nel campo dell’odontoiatria in Italia non sono dei migliori.
Secondo le indagini viste in precedenza, infatti, nel Bel Paese è molto più comune, al raggiungimento della mezza e della terza età, avere protesi dentali o essere soggetti alla caduta dei denti originali, piuttosto che agire per tempo, perché come diceva Bernardino Ramazzini:”Meglio prevenire che curare”. Ovviamente, l’infiammazione delle gengive tipica della piorrea innesca questa problematica in modo particolare. Se questo stadio si manifesta, le gengive tendono ad indebolirsi in maniera progressiva e falliscono nel loro scopo di dare sostegno ai denti. Senza un intervento adeguato, quindi, questi ultimi possono perdere stabilità e, sul medio e lungo periodo, potrebbero cadere.
Le ricerche evidenziano come circa 3.5 milioni di italiani, su un campione totale di 30 milioni, presenta i sintomi di infiammazione alle gengive. In presenza di parodontite, però, sono diverse le soluzioni con cui i soggetti possono correre ai ripari. Le nuove Linee guida europee, infatti, mostrano quanto siano diventate tempestive e mirate le procedure e le tecniche di prevenzione e cura. Gli obiettivi principali dei centri di odontoiatria, oggi, preservano i sorrisi degli italiani, mantenendoli intatti, senza snaturarli con le protesi, grazie ad interventi che hanno preso vita con lo scopo di proteggere gli elementi della cavità orale naturali.
Prevenire o curare la parodontite, la proposta dei dentisti
La prerogativa degli odontoiatri italiani è salvare le gengive e scongiurare la perdita dei denti. I dentisti, oggi, consigliano vivamente di mantenere la cavità orale in salute partendo da ciò che si può fare a casa, ossia praticando un’igiene orale corretta e spazzolando i denti in maniera regolare e senza essere fragorosi. Infine, evidenziano i veri rischi della parodontite che, oltre a condurre alla caduta dei denti, può portare a patologie cardiovascolari differenti e favorire la diffusione di infezioni che partono dalla bocca e che potrebbero diffondersi in tutto l’organismo.
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