All’inizio dell’anno, è naturale interrogarsi su come andranno le cose in un determinato settore. Nel caso dell’immobiliare, si sta attraversando un mese, quello di febbraio, che arriva dopo un gennaio all’insegna del leggero calo delle compravendite, in linea con gli ultimi scampoli di 2022.

Come andranno i prossimi mesi? Le previsioni degli esperti parlano di un leggero ridimensionamento dei numeri. Non certo di un crollo, in quanto i tassi dei mutui e i prezzi delle case, fatta eccezione per contesti particolari come quello di Milano, rimangono al di sotto della soglia di allarme.

Rispetto alle rosee prospettive del 2021, un anno i cui dati, a detta di diversi player del settore real estate, si possono definire “drogati” dall’alto numero di vendite recuperate dal 2020, si ha a che fare con un notevole contenimento.

I motivi del rallentamento dei prossimi mesi e le previsioni sui mutui

Quali sono i motivi dietro al probabile rallentamento delle compravendite che sperimenteremo nei prossimi mesi? Tra questi rientra indubbiamente l’aumento dei tassi. Dopo l’incremento deciso con la riunione della BCE del 15 dicembre 2022, potrebbero arrivarne di ulteriori a marzo e a maggio.

Da non dimenticare poi è il ruolo del caro vita e del caro energia, per non parlare dello scarso stock di immobili in molti contesti urbani, grandi città in primis. La scarsa offerta di case è dovuta anche all’alto numero di vendite del 2021.

Ad oggi, le compravendite non sono state ancora interessate da crolli verticali. Vista la situazione dell’inflazione, però, il futuro è tutto da scrivere.

Ci sono dei numeri relativi alle erogazioni dei mutui, che nel corso dell’anno iniziato da poche settimane dovrebbero arrivare a una cifra complessiva di 54,2 miliardi di euro (fonte: Nomisma). Sempre secondo l’appena citata realtà, nel 2024 il giro d’affari dei mutui dovrebbe salire, arrivando a 58 miliardi di euro.

Il calo dei prezzi degli immobili

Secondo S&P, una delle principali agenzie di rating a livello mondiale, a causa dell’aumento dei tassi dei mutui si potrebbe assistere, nei prossimi mesi, a una riduzione dei prezzi degli immobili residenziali.

Questo trend, a detta degli esperti, potrebbe andare avanti in maniera pressoché costante fino al 2025.

I problemi al centro dell’attenzione

Sono diversi i problemi al centro dell’attenzione per un mercato immobiliare associato a previsioni prudenti per i mesi a venire. Fra le criticità che sarà necessario affrontare, rientra indubbiamente la questione energetica.

Con la direttiva sulle case green che potrebbe diventare realtà, è impellente, in un Paese in cui il 60% degli immobili non raggiunge sufficienti standard di efficienza e sostenibilità, migliorare la situazione.

La road map della succitata direttiva, che prevede, in vista delle zero emissioni da parte del settore residenziale nel 2050, tappe intermedie nel 2030 e nel 2033 per il raggiungimento della classe energetica E e D, mette gli aspiranti proprietari davanti a un ostacolo non indifferente.

L’utenza interessata agli immobili di lusso, le cui richieste sono aumentate notevolmente nel corso dell’ultimo anno soprattutto in contesti urbani come Milano e Roma, città le cui compravendite stanno correndo anche in virtù dei progetti di riqualificazione urbana in vista del Giubileo e del possibile Expo nel 2030, si trova davanti a case collocate quasi sempre in edifici antichi non adeguati dal punto di vista energetico.

Per ovviare, almeno in parte, alla problematica, è bene lavorare selezionando fin da subito le fonti degli annunci. Ciò vuol dire, per esempio, fare riferimento a portali come questo sito immobiliare. Online dal 2018, ImmobiliOvunque si distingue dai competitor per il fatto di proporre solo annunci scelti e pubblicati da agenzie. Il risultato? Un livello di qualità impensabile quando si ha a che fare, invece, con gi annunci gestiti dai privati.

Di leultime.info

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