Laurea presa all’estero: ecco quando vale in Italia

Nel mondo moderno, le distanze si sono accorciate fino ad arrivare al punto di azzerarsi completamente. Grazie all’avvento della tecnologia, infatti, le persone hanno modo di accedere ad un ventaglio di opportunità di gran lunga più variegato rispetto al passato, anche in funzione della nascita di figure professionali innovative, soprattutto per le aziende.

Non solo, il dinamismo a cui la società moderna è soggetta ha condotto anche alla nascita di nuove necessità per i giovani e, in particolare, per gli studenti, che puntano sempre di più a vivere esperienze di studio all’estero al termine del ciclo obbligatorio, rivolgendosi agli atenei internazionali per uno o più anni di università. Al di fuori del programma Erasmus e delle sue possibilità, i giovani cercano anche di completare gli studi in università estere. Modalità non esente da accorgimenti speciali.

Laurearsi all’estero rappresenta un’ottima opportunità per gli studenti che desiderano acquisire una formazione internazionale e di livello. Tuttavia, al di là del riconoscimento del titolo di studio in Italia, occorre prestare attenzione a tanti altri dettagli prima di scegliere un Paese, un istituto e un corso di laurea. Al riguardo, consigliamo a chi ha in mente di andare a studiare lontano dall’Italia di consultare i numerosi articoli presenti nel blog di Lae-Edu, sito tra i più autorevoli del settore, per acquisire informazioni dettagliate sulle varie opportunità di formazione universitaria all’estero. Nelle prossime righe andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sul conseguimento della laurea all’estero e sul suo valore in Italia.

Laurea estera e valore in Italia: il vademecum per l’aspirante studente internazionale

Il titolo straniero non è sempre riconosciuto in Italia. Ciò nonostante, è possibile ottenere il riconoscimento attraverso un iter ben definito. Va detto, del resto, che il titolo di studio universitario conseguito all’estero continua ad ispirare migliaia di giovani. Moltissimi studenti negli ultimi anni si sono, infatti, spinti oltre il confine nazionale per poter studiare negli atenei di Paesi come la Spagna, la Romania e l’Albania.

Si tratta, infatti, delle mete più gettonate per raggiungere quest’obiettivo, importantissimo nella vita di uno studente e per dare inizio alla propria carriera nel mondo del lavoro al meglio. Sebbene questa pratica sia particolarmente inflazionata, però, in molti continuano a tirarsi indietro, a causa dei dubbi relativi alla validità di questi titoli. In Italia, infatti, questi titoli e la loro importanza sono qualcosa di altamente aleatorio, non soltanto dal punto di vista concettuale.

Esistono diversi cavilli burocratici che impattano e non poco sull’importanza di questi titoli di studio. Possiamo affermare, però, che la decisione in merito al riconoscimento è sempre individuale. È, infatti, onere dei singoli atenei discernere caso per caso in funzione di metodologie e iter burocratici differenti, e valutare le peculiarità che possono rendere o meno validi i titoli di studio stranieri e l’obbligatorietà del recupero dei crediti, quasi sempre presente. Dal punto di vista legislativo, comunque, il riconoscimento della Laurea conseguita in altri paesi d’Europa è regolato dalla Convenzione di Lisbona del 1997, istituita dal Consiglio d’Europa e ratificata dalla legge 148/2002 con relativo regolamento attuativo d.p.r. 189/2009, oltre che dal Processo di Bologna del 1999.

Studiare all’estero: l’importanza di pianificare questa scelta

Sicuramente, andare a studiare all’estero è qualcosa che interessa diversi giovani. Soprattutto nel momento in cui si trascende dai vari programmi citati in precedenza come Erasmus+, con cui godere dei benefici di una borsa di studio europea per trascorrere un semestre o un anno accademico in un’università dell’Unione, convalidando i punti di credito conseguiti nella propria università ospitante una volta ritornati in Italia. Sono le Istituzioni a decretare la validità dei titoli di studio conseguiti all’estero.

Di leultime.info

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