Il partito conservatore di Kyriakos Mitsotakis, Nuova Democrazia, ha ottenuto il 40,6% dei voti alle elezioni di ieri. Grazie al bonus elettorale assegnato al primo partito, ha conquistato 158 seggi, ottenendo così la maggioranza assoluta dei 300 seggi del Parlamento di Atene. In precedenza, Mitsotakis aveva ottenuto una percentuale simile alle elezioni di maggio, ma in quel caso si era svolta una votazione proporzionale. Non essendo stato possibile formare un governo di coalizione, opzione che Mitsotakis non desiderava, sono state immediatamente indette nuove elezioni, questa volta con l’adozione di un sistema elettorale basato su un premio di maggioranza, che era entrato in vigore nel frattempo.
Kyriakos Mitsotakis è nato il 4 marzo 1968 ad Atene, in Grecia. È figlio dell’ex Primo Ministro greco Konstantinos Mitsotakis. Prima di entrare in politica, ha avuto una carriera nel settore finanziario e ha lavorato come consulente di gestione presso McKinsey & Company.
Mitsotakis è stato eletto per la prima volta al Parlamento greco nel 2004 e ha ricoperto diversi incarichi ministeriali, incluso quello di Ministro per la Riforma Amministrativa e la Semplificazione dal 2013 al 2015. Ha assunto la leadership di Nuova Democrazia nel 2016, guidando il partito verso la vittoria nelle elezioni del 2019. Dopo una vittoria schiacciante nelle elezioni di domenica, Kyriakos Mitsotakis ha giurato per un secondo mandato come Primo Ministro della Grecia. La solenne cerimonia si è tenuta presso il palazzo presidenziale alla presenza della Presidente Katerina Sakellaropoulou e dell’Arcivescovo Ieronymos. Con questo giuramento, Mitsotakis è pronto a guidare il paese per un altro mandato, affrontando le sfide e lavorando per il progresso e la prosperità della Grecia.
Come Primo Ministro, in passato Kyriakos Mitsotakis si è concentrato su una serie di questioni, tra cui la crescita economica, la riduzione del debito pubblico, la riforma fiscale e l’attrazione di investimenti stranieri in Grecia. Ha anche affrontato questioni come la gestione delle crisi migratorie, le relazioni con l’Unione Europea e il miglioramento delle infrastrutture del paese. Foto: Di kremlin.ru, CC BY 4.0, Collegamento
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