Oggi 26 Aprile ricorre la Giornata Mondiale della Proprietà intellettuale, voluta e promossa dall’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale.
La nascita di questo concetto risale intorno al 1800, ed è entrato ufficialmente in vigore nel 1970. Con la definizione di “proprietà intellettuale” si intendono quell’insieme di tutele giuridiche riguardanti beni immateriali nati dall’attività creativa e dall’inventiva dell’uomo. Secondo la definizione che fornisce Wikipedia
“La proprietà intellettuale, in diritto, si riferisce all’apparato di principi giuridici che mirano a tutelare i frutti dell’inventiva e dell’ingegno umano.”
Ma quali sono questi frutti dati dell’inventiva e della creatività umana?
Fanno parte della proprietà intellettuale, ad esempio, le opere letterarie, artistiche, i marchi, le invenzioni industriali, il design. La proprietà intellettuale, è collegata inoltre a tre importanti aree che sono:
- i diritti d’autore
- i diritti dei brevetti
- diritti dei marchi
Questa giornata nasce proprio per porre l’attenzione su questo delicato diritto, ma anche per promuovere l’innovazione e la creatività tra i professionisti interessati alla tutela della proprietà intellettuale.
La tutela di questi diritti consente di portare avanti e far cresce l’innovazione e la divulgazione di conoscenze nuove da cui apprendere e conoscere. La proprietà intellettuale è strettamente collegata anche la crescita economica del Paese, dell’imprenditoria e dello sviluppo di idee innovative. Non a caso il Ministero dello Sviluppo Economico, in occasione di questa giornata, non potendo organizzare eventi in presenza, ha lanciato una vera e propria call online rivolta agli operatori del settore volta a far emergere sul web le storie di successo e di riflessione legate a questo tema. Tutte le info sono reperibili sul portale ufficiale del MISE.
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