Il rover Curiosity della NASA ha scattato migliaia di foto durante il decennio trascorso nella singolare mission di esplorare la superficie di Marte, il Pianeta Rosso che tanti film e fiction continua ad ispirare da sempre. Una recente immagine acquisita dalla sonda sembra essere qualcosa di incredibile: una porta aperta su quello che potrebbe essere un tempio o un edificio.
L’immagine è circolata rapidamente sul web, dando adito alle teorie più diverse, e suscitando commenti di ogni genere. Alla base di tutto, un post su Reddit che ne parlava per primo, come spesso accade in questi casi. comprensibilmente attirato un’attenzione speciale. Ecco l’immagine in questione (cliccate sulla stessa per ingrandirla).
Spiace deludere gli appassionati sognatori che ci leggono, ma non si tratta di ingresso alieno ad un tempio misterioso, bensì di una formazione rocciosa di origine del tutto naturale, sicuramente dalla geometria squadrata quanto insolita per i nostri canoni. Su Reddit gli utenti hanno ironizzato sul fenomeno dicendo che potrebbe essere una tomba spaziale di Gesù, il presepe di E.T l’extraterrestre oppure, ancora, il punto di salvataggio di un videogame. Altra ipotesi più seria è che si tratti di una frattura nel terreno da stress.
L’immagine di una formazione dalla forma strana su Marte è solo l’ultima immagine extraterrestre a suscitare speculazioni, ed annesse teorie del complotto che come al solito non potevano che fiorire ed essere discusse. Questa formazione simile a una porta – per i nostri canoni terrestri, quantomeno – è solo l’ultima di una serie di strane caratteristiche extraterrestri individuate da esploratori interplanetari, robotici e umani, che non riescono a non accendere l’immaginazione degli spettatori.
(fonte)
Leultime.info è un blog collaborativo che ispira armonia. Sul nostro blog, promuoviamo un approccio sostanziale alla comunicazione, incoraggiando a condividere opinioni in modo costruttivo e rispettoso. Gli articoli non riflettono necessariamente la visione del proprietario del progetto.
