Leultime.info è un blog collaborativo che ispira armonia. Sul nostro blog, promuoviamo un approccio sostanziale alla comunicazione, incoraggiando a condividere opinioni in modo costruttivo e rispettoso. Gli articoli non riflettono necessariamente la visione del proprietario del progetto.
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- Chi ha un vero amico può dire di avere due anime. (Arturo Graf)
- Amor tremendo è il mio. | Tu nol conosci ancora; oh! tutto ancora | non tel mostrai; tu eri mio: secura | nel mio gaudio io tacea; né tutta mai | questo labbro pudico osato avria | dirti l’ebbrezza del mio cor segreto. (Ermengarda: atto IV, scena I, vv. 148-153) ( Alessandro Manzoni )
- Una parte rilevante del nostro immaginario si gioca sulla rappresentazione della morte, e anche sulla sua mancata rappresentazione. L’assunto che la cultura occidentale moderna neghi l’idea della morte è talmente condiviso che se entrasse in un articolo della Costituzione ben pochi se ne lagnerebbero. […] A stare attenti ci si rende conto che in realtà la morte è continuamente presente nelle rappresentazioni che fondano l’immaginario pubblico. Ma questa messa in scena riguarda solo un determinato tipo di morte, ed esclude invece tutte le altre. L’unico discorso socialmente consentito intorno alla morte è quello che racconta pubblicamente la fine maschile, che non è affatto negata. ( Michela Murgia )
- La storia di Cappuccetto Rosso fa vedere ai giovinetti e alle giovinette, e segnatamente alle giovinette, che non bisogna mai fermarsi a discorrere per la strada con gente che non si conosce: perché dei lupi ce n’è dappertutto e di diverse specie, e i più pericolosi sono appunto quelli che hanno faccia di persone garbate e piene di complimenti e di belle maniere. (da Cappuccetto Rosso) ( Carlo Collodi )
- Cara, bella morte! Gioiello dei Giusti, | che non risplendi se non nel buio; | che misteri giacciono al di là della tua polvere; | potesse l’uomo vedere oltre quel segno! (Henry Vaughan)
- – Giovanotto, – mi disse. – È messicano per caso? Mi indicai e mi misi a ridere. – Messicano, io? – scossi il capo. – Sono americano, signora Hargraves. E quello non è un racconto sui cani. Parla di un uomo e non è niente male. Non c’è nemmeno un cane, lì dentro. – Non ospitiamo messicani in quest’albergo, – insisté. – Non sono messicano. E il titolo l’ho tratto da una favola. E il cagnolino rise a vedere uno simile spasso. – E nemmeno ebrei, – concluse. ( John Fante )