Leultime.info è un blog collaborativo che ispira armonia. Sul nostro blog, promuoviamo un approccio sostanziale alla comunicazione, incoraggiando a condividere opinioni in modo costruttivo e rispettoso. Gli articoli non riflettono necessariamente la visione del proprietario del progetto.
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- La morte di Maria è stata cancellata e sottratta alla rappresentazione, cristallizzando per tutte le donne un modello divinizzato a cui nessuna può accostarsi con qualche speranza di identificazione. Nell’iconografia dominante, quella che ha fondato il nostro immaginario collettivo, la madre di Cristo ha con la morte un rapporto di sola contemplazione: è la Mater Dolorosa ai piedi della croce, icona del dolore permanente al capezzale della fine di un altro. Questo silenzioso Stabat è la pietra miliare della costruzione dell’idea di Maria come vestale afflitta e funzionale, predestinata a divenire il modello ferreo per la femminilità di quasi venti secoli. ( Michela Murgia )
- [Si ricorda cosa disse di lei Nino D’Angelo nel film Vacanze di Natale?] Comm’ bella Megan Ghella. Divenne subito lo slogan del film. [La scena della doccia, però, non le andò giù…] Sì, mi indispose abbastanza. Avevo detto che non volevo girare scene di nudo e mi assicurarono che non sarebbe successo, e che anzi per sentirmi a mio agio potevo tenere il costume, sotto la doccia, perché tanto mi avrebbero ripreso dalle spalle in su. Invece dopo di me rifecero la scena con una controfigura completamente nuda. Mi sentii ingannata, anche perché lo scoprii alla première. Era la mia prima esperienza ed ero emozionatissima, però stranamente mi chiesero di uscire fuori dalla sala prima di quella scena perché mi aspettavano a cena. Quando poi vidi il film completo capii tutto. (Megan Gale) ( Vacanze di Natale 2000 )
- Emma Marrone: “iniziamo dalla fine”, interpretazione della canzone e significato
- Freud non pensava alla morte come un abisso da vincere, ma come condizione della vita. È il trascorrere del tempo, il suo divenire inesorabile a farci apprezzare i dettagli apparentemente più insignificanti della vita. Il corrompersi delle cose, anziché generare disperazione, introduce a una esperienza della bellezza non disgiunta da quella della caducità: Nel corso della nostra esistenza, vediamo svanire per sempre la bellezza del corpo e del volto umano, ma questa breve durata aggiunge a tali attrattive un nuovo incanto. Se un fiore fiorisce una sola notte, non perciò la sua fioritura appare meno splendida. (p. 145) ( Massimo Recalcati )
- […] la vena satirica di Lec […] parte da grandi profondità, non solo dalla vis ironica della cultura mitteleuroprea, ma dalla sapienza talmudica, e forse da prima ancora, è satira filosofica, metafisica, che colpisce non un singolo sistema politico ma (e scusate se l’espressione è un po’ frusta) l’intera condizione umana. ( Umberto Eco )
- Mi sveglio la mattina con la croce al collo, mi rendo conto di quali vicende dovrò affrontare portandola addosso, e mi chiedo cosa direbbero di me i cattolici e i cristiani, visto che porto la croce fra casini e sbronze di questo genere? – ma cosa direbbe Gesù se andassi da lui e gli dicessi ‘Posso portare la Tua croce in questo mondo così com’è’?. Qualunque cosa accada, posso portare la tua croce? – ci sono molti tipi di purgatori, no? …non ciecamente influenzato…. ( Jack Kerouac )