Allerìa, pe’ ‘nu mumento te vuò scurdà
Allegria, per un momento vuoi dimenticare
che hai bisogno d’alleria,
Che hai bisogno di allegria,
quant’e sufferto ‘o ssape sulo Dio.
Quant’hai sofferto lo sa solo Dio.
E saglie ‘a voglia d’alluccà,
E sale la voglia di urlare,
ca nun c’azzicche niente tu,
Che non c’entri niente tu,
vulive sulamente da`:
Volevi solo dare:
e l’alleria se ne va… (Pino Daniele)
Il testo di Pino Daniele sembra voler oscillare tra allegria e alleria, due parole evidentemente differenti come sfumatura di significato: allegria è una parola ben nota e indica lo stato d’animo di gioia, mentre allerìa (senza la g) dovrebbe indicare una sorta di felice malinconia verso qualcosa di passato che, suo malgrado, ci fa stare bene. Molte persone hanno dato definizioni improbabili su questo termine, ma ovviamente solo a Napoli il termine può essere adeguatamente comprensibile.
Secondo Federica Esposito su FB alleria indica esattamente quella malinconia di fondo, che arriva come una brezza leggera, magari mentre sei smarrito tra i tuoi pensieri. Vuol dire anche allegria – scrive Federica – ma con un velo che si deposita sopra e rende tutto più ovattato.
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