Una domanda che affligge molte persone che intendo realizzare una copertura per auto in ferro riguarda la questione burocratica. Quando un privato o un’azienda hanno intenzione di allestire una tettoia per il riparo dell’auto è d’obbligo chiedersi se serva o meno il permesso di costruire, se basti procurarsi una DIA o presentare una SCIA.
La soluzione al nodo burocratico non è univoca, a volte ance poco chiara. Talvolta può trattarsi di edilizia libera, altre volte di intervento soggetto a concessioni. Qualunque sia il caso, spesso si rischiano irregolarità e conseguenti contenziosi per abuso edilizio.
Qual è il confine tra l’edilizia libera o l’obbligo di permesso per una copertura auto? Proviamo a fare maggiore chiarezza.
Tettoie posti auto in ferro: le normative
In generale se una tettoia per la copertura di posti auto è fissa, non temporanea ed incide sull’assetto del territorio è necessario il permesso di costruire. Le costruzioni facilmente rimovibili e senza ancoraggi al suolo rientrano piuttosto nell’edilizia libera e richiedono una semplice Dichiarazione di Inizio Attività (DIA).
Una recente sentenza del Consiglio di Stato, la n.4177 del 9 luglio 2017, ha introdotto un’altra discriminante: la finalità della tettoia. In particolare, per stabilirlo bisognerà valutare se si tratti o meno di un arredo urbano, destinato alla migliore fruizione dello spazio. Se la copertura è destinata a un uso stabile e prolungato per il riparo dell’auto sarà necessario il permesso di costruire, altrimenti basta la denuncia di inizio attività.
E se la copertura auto in ferro è dotata di struttura con tetto retrattile ed è aperta su tutti e quattro i lati? In tal caso può rientrare nel concetto di edilizia libera, in quanto non determina né volumi chiusi, né aumenta la superficie coperta utile. È rilevante infatti valutare se la pensilina provoca un aumento del volume e della superficie coperta, oppure se va a creare un nuovo organismo edilizio. Se non altera il prospetto o la sagoma dell’edificio, non amplia gli spazi chiusi o non modifica la destinazione d’uso degli spazi interni non rientra tra le opere soggette a concessioni edilizie.
Come realizzare coperture per auto in ferro senza rischi
Come abbiamo visto, il confine tra una tettoia per auto con o senza permesso è davvero labile e sono molte le contese legali dovute alle mancate autorizzazioni (si veda ad esempio anche la sentenza n. 5008 del 22 agosto 2018). È facile commettere un illecito, reato che tra l’altro non cade in prescrizione, soprattutto come privati cittadini che in autonomia decidono di installare una copertura in ferro per il proprio cortile o lo spazio aziendale.
Per questo, la migliore soluzione è sempre chiedere consulenza a tecnici professionisti, conoscitori della normativa di settore e delle autorizzazioni necessarie. Realizzando coperture per parcheggi e tettoie auto con l’azienda Metexa (https://www.metexa.it/tettoie-per-auto/) ad esempio, ti avvali di esperti progettisti in grado di fornirti soluzioni su misura. Inoltre, possono aiutarti anche nella definizione delle norme, aiutandoti a capire se il tuo progetto può essere inserito tra i casi di edilizia libera o se occorre il permesso di costruire.
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