Perché il calcio è uno sport amato?

Lo sport gode di un’importanza considerevole non solo nella formazione personale, ma anche nel vasto tessuto sociale. Le discipline sportive non interessano esclusivamente chi le pratica, ma persino chi le segue. I tifosi si identificano negli sportivi che il più delle volte diventano loro rappresentanti e difendono i colori di una città o di un Paese intero. Un esempio calzante viene individuato nel calcio, che viene considerato da sempre come lo sport più popolare in assoluto. In alcune parti del mondo sono altri gli sport che vanno per la maggiore (si pensi ad esempio al ruolo del basket in America), ma quella legata al calcio è generalmente riconosciuta come l’attività sportiva più classica e immediata. Non sono poche le ragioni alla base di questa idea.

Innanzitutto, il calcio è un gioco facilmente accessibile, che in tanti possono praticare sin da piccoli senza dotarsi a tutti i costi di tutte le strumentazioni del caso. Gli zaini scolastici sono stati impiegati innumerevoli volte a mo’ di pali per le porte pur di simulare una partita tra amici in un cortile, tanto per rendere l’idea. Quando si è in possesso di un pallone, bastano semplicemente un po’ di spazio e qualche oggetto di fortuna per iniziare a giocare in compagnia. Rispetto agli altri sport, il calcio offre una libertà di movimento senza pari: i giocatori possono spostarsi come preferiscono lungo il terreno di gioco e, ad eccezione dei portieri, possono entrare in contatto con la sfera utilizzando qualsiasi parte del corpo ad eccezione delle braccia, senza dover usare accessori come mazze o racchette.

I campi da calcio sono evidentemente tra i più grandi impiegati nel mondo dello sport. Per una corretta disposizione tattica si gioca in 11 contro 11 e di conseguenza gli stadi si presentano come degli impianti imponenti, in grado di ospitare decine di migliaia di persone. Alcune squadre vantano una media di spettatori che va oltre le 70.000 persone a partita e già solo questo dato potrebbe bastare per far capire quanto questo gioco sia popolare. Va da sé che di fronte a numeri tanto importanti non poteva non svilupparsi intorno al movimento calcistico un vero e proprio business.

Secondo qualche studioso, la passione dilagante per il calcio sarebbe da ricercare anche in motivazioni puramente antropologiche. Il calciatore verrebbe configurato infatti ad un cacciatore ossessionato dalla propria preda, cioè la porta. Agire in squadra per prevalere sugli altri suggerirebbe persino qualche reminiscenza di natura bellica. Sommando tutti questi particolari, non sorprende che alla fine i giocatori vengano considerati alla stregua di eroi o beniamini, le cui fortune o sventure sono sempre di dominio pubblico.

Nel terzo millennio la concezione del calcio è molto più mirata a specifici aspetti. I cultori del gioco studiano la tattica, i più semplici appassionati sono attratti dal merchandising. Sono diversi i passatempi che sono nati proprio in relazione a questo sport: attraverso le scommesse sul calcio di oggi tifosi e non si producono nelle previsioni dei risultati, col Fantacalcio ci si può misurare con gli altri allestendo una propria squadra attraverso i giocatori reali, mentre i videogiochi permettono un’esperienza più immersiva. Ecco perché il calcio è così popolare e amato anche ai giorni nostri. Foto di Jan-Niklas Kö da Pixabay

Di leultime.info

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