Sono numerosi i vari tipi di integratori per rinforzare articolazioni e cartilagine, come ad esempio il curcudyn forte che trovate nel sito ufficiale di vendita del prodotto (ricordiamo che in caso di dubbi o su alcuni tipi di persone l’uso di questi prodotti, se in concomitanza con situazioni particolari o in presenza di altri farmaci in uso, dovrebbe essere sempre valutato da un medico). Anche l’assunzione di collagene può essere utile per questo scopo, per la cronaca, e resta una considerazione fondamentale sull’importanza di fare uso di adeguati stili di vita.
Le articolazioni dell’uomo moderno, inutile sottolinearlo, sotto sottoposte ad uno stress impensabile rispetto a qualche anno fa: ad esempio chi sta molto al computer è soggetto a stress sul collo e sulla colonna vertebrale, così come chi fa lavori manuali è più soggetto all’usura delle articolazioni di braccia e gambe, ad esempio. Se fai una vita molto sedentaria e sei al PC per diverse ore al giorno, in smartworking o in ufficio, è indispensabile associare gli eventuali integratori con un’idonea attività fisica controllata.
Questo è particolarmente importante dopo il lungo periodo di lockdown che abbiamo purtroppo attraversato, in cui ognuno di noi si è mosso poco da casa e molti hanno sviluppato stress e problemi fisico-psicologici legati al fatto di stare sempre dentro quattro mura. Idealmente, in questi casi, il nuoto potrebbe rivelarsi uno sport davvero ideale, dato che non grava sulla colonna vertebrale e coinvolge allo stesso modo l’intero sistema muscolo-scheletrico. Non sono consigliati in questa sede sport in cui siano previsti scatti, come ad esempio il classico calcetto tra amici, perchè potrebbe peggiorare la situazione invece di migliorarla. Pilates, palestra in generale e la pratica dello yoga sono invece, in questa sede, decisamente meglio, anche se sarebbe opportuno affidarsi sempre ad un istruttore qualificato per farsi consigliare l’attività fisica ideale per il proprio fisico.
Assumere il giusto apporto di nutrienti con una dieta equilibrata
La dieta, inoltre, assume un’importanza basilare dato che alterazioni di una certa gravità potenziale, come lo stress ossidativo, sono direttamente collegata all’assunzione di piatti poco salutari . Che si voglia o no accettarlo, un alimentazione sana è molte volte il principio cardine del benessere quotidiano nonché la chiave necessaria per aprire i benefici di tutte le attività volte a incentivare il proprio stato di salute. Ma non è tutto perché, a braccetto con la dieta, bisogna considerare anche il riposo.
I bias della società attuale possono fuorviare i corretti cicli di sonno perché com’è noto, spesso il significato di “dare di più” si scambia per “risultati migliori” e purtroppo, questa è la via per disfunzioni di vario di genere di cui lo stress è il caposaldo. Di sicuro, non deve mancare l’impegno in ciò che si svolge nella propria vita professionale e tuttavia, “più è meglio” vale soltanto quando la propria condizione psicofisica è in grado di sottoporsi a determinate intensità di lavoro. Il tassello mancante è forse dovuto alla presenza di aziendalismi sempre attenti nel ricavare il massimo effort dalle proprie risorse, senza considerare che lavorare di più al costo di lavorare peggio, non è la più geniale delle idee imprenditoriali.
A riprova di ciò, abbiamo lo studio di un team di ricercatori dell’ Università Federico II di Napoli che hanno pubblicato sul Journal of Environmental Research and Public Health, i risultati sullo stato di salute di 51 “mobile workers” (impiegati senza vincolo di ufficio), con particolare attenzione alle problematiche muscolo-scheletriche. La ricerca ha evidenziato che il 50% del campione ha subito aumento di dolori al collo.
Non è un caso se si pensa che solo in Italia, nel 2020, sono stati più di 15 milioni gli italiani che hanno lamentato cervicalgia come conseguenza di una sedentarietà forzata e il passaggio allo smart working.
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