Intervista al cantautore, produttore, autore JayDar

Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone l’intervista all’artista musicale JayDar, al secolo Eugenio Darie, del quale è possibile visionare il profilo Instagram cliccando su https://instagram.com/jaydar?igshid=MzRlODBiNWFlZA==  

Ciao! Vorrei iniziare la nostra chiacchierata chiedendoti subito qual è il cosiddetto motore interiore – quel qualcosa e chissà se pure quel qualcuno – che ti ha portato a intraprendere il tuo viaggio nella musica e ciò in riferimento anche al tuo nome d’arte. “Ciao Giulia! Ho intrapreso il mio viaggio nella musica sin dall’adolescenza, perché sentivo l’impellente necessità di esprimere me stesso… oggi, però, mi ritrovo a scrivere testi un po’ più crudi rispetto ad allora e spesso tristi – e il motivo è che quello che non riesco a dire a parole lo scrivo appunto nelle canzoni in quanto ciò, per me, è terapeutico. La mia musica è diventata il mio psicologo. Il mio nome d’arte, JayDar, è una fusione tra il mio soprannome ossia Jay, dato dai miei amici, e il mio cognome ovvero Darie”. 

Da piccolo a cosa, forse, immaginavi di dedicarti una volta divenuto adulto e che bambino sei stato? Attualmente, invece, come descriveresti la tua personalità e quale colore vi assoceresti metaforicamente? La mia infanzia in Moldavia è stata un periodo difficile, segnato dalla povertà e dall’assenza dei miei genitori (che lavoravano all’estero). Non ho mai immaginato cosa sarei diventato da adulto, data l’incertezza di quello che era il mio presente. Fortunatamente, poi, le cose sono andate bene ed ora ho uno studio di registrazione dove mi dedico a fare musica sia per me che per altri artisti in veste d’autore e produttore. Oggi la mia personalità è cupa e il colore che mi rappresenta è il nero, che per me non ha connotazioni negative ma anzi…”.

Quanto e in che modo sono stati e sono fonte d’ispirazione e determinanti per la tua artisticità l’ambiente geografico e sociale (compreso quello familiare) e l’epoca in cui vivi, ma altresì i primi input ricevuti durante l’infanzia? Il mio arrivo in Italia è stato cruciale, poiché mi ha fatto scoprire una ricca tradizione musicale – da Lucio Battisti a Franco Battiato. Una fusione di culture, quella che mi riguarda, che mi ispira a creare musica che unisce appunto le mie radici moldave e russe alle influenze italiane”.

Che cosa rappresenta per te la musica e l’arte più in generale e quale ritieni che sia il loro principale pregio e potere? “A mio avviso, l’arte è il bello e il brutto che ci circonda. Tutto è arte, basta saperla cogliere. Probabilmente sarò banale, ma per me il potere proprio dell’arte è quello di far emozionare nel bene e nel male… di conseguenza, “l’emozionarsi” è un concetto molto ricco di significato e sfumature”.

I ricordi e la costanza, la pianificazione e la progettualità, la sperimentazione e l’osare, la razionalità e l’istinto quanto e in quale maniera sono rilevanti nella tuo percorso di vita privata e musicalmente parlando? Nel mio percorso, la costanza e il metodo sono fondamentali… è invece da qui, sperimentando e scrivendo di ogni sfaccettatura della vita, che scaturisce la mia creatività”.  

In che cosa identifichi la bellezza e sei del parere che esista il bello universale? Credo che il bello universale esista, sta a ognuno di noi coglierlo in modi diversi”.  

Quanto ti sembra che sia importante – soprattutto nella carriera di un personaggio pubblico – l’immagine? Pensi che essa, l’immagine appunto, possa e debba veicolare efficacemente significati emozionali e intellettivi, d’impegno verso un qual certo “quid”, psicologici a riguardo di sé e di coloro con i quali ci si interfaccia e che ne sia un indicatore di verità? L’immagine è importante, ma deve riflettere chi si è veramente. Non mi sono mai realmente posto la domanda, ma penso che il vero riconosca il vero… ne conseguenza che il pubblico, per natura, è in grado di riconoscere se l’immagine di un artista è sincera e se fa davvero parte del suo essere”.    

A tuo dire in che rapporto stanno libertà, resilienza e audacia? E in tutto ciò, benché io non voglia indurti ad alcuna preconfezionata categorizzazione riduttiva e ingabbiante, dal tuo punto di vista, cos’è e come riconosci l’Amore (sia esso amor proprio, per altre persone e animali, per idee e ideali, per situazioni, luoghi, attività e molto altro ancora)? Sei inoltre mai incorso in una relazione tossica e, se sì, nella veste di manipolatore o di manipolato? L’amore è un sentimento complesso e universale, che dà significato alla vita… e io riconosco appunto l’amore più nei gesti che nelle parole – a riguardo delle relazioni personali, tuttavia, preferisco non entrare nei dettagli”. 

Cantante ma anche autore (ad es. per Benji e Fede, Anna Tatangelo, Thomas, gIANMARIA, Dj Matrix etc.), quale ipotizzi che sia la tua peculiarità artistica e quale supponi che siano le caratteristiche più apprezzate da coloro con i quali collabori e dai tuoi ascoltatori? C’è qualche tuo/a collega che stimi particolarmente e con il/la quale, ad oggi, saresti propenso a lavorare assieme più o meno stabilmente? “La caratteristica più apprezzate da coloro con i quali collaboro è, probabilmente, la mia propensione all’ascolto… mi piace infatti ascoltare gli artisti, prima di lavorare con loro, perché questo mi permette spesso di fondere le nostre sensibilità così da riuscire a dare vita a qualcosa di vero e di forte. Non c’è un artista in particolare con il quale preferisco fare musica, il lavoro in essa non è un qualcosa di meccanico e quindi mi permette di scoprire cose nuove e di vivere l’esperienza del creare come se ogni volta fosse la prima volta”.  

Oggigiorno, parteciperesti volentieri a qualche talent show e/o reality? Qual è poi il tuo parere inerentemente le potenzialità dei social network e il loro utilizzo – e sui possibili motivi del fatto che, nella nostra odierna epoca, si sta assistendo sempre più a un proliferare di aspiranti “influencer”? Oggi come oggi, non parteciperesti volentieri a qualche talent show e/o reality… ma, un domani, chissà. Per quanto concerne i social, penso che oggigiorno siano fondamentali per promuovere la propria musica in quanto permettono di arrivare a migliaia di persone che nemmeno si conoscono. Non possiamo però non considerare il business che sta dietro alla condivisione di massa nei social e ciò, con tutta probabilità, è il motivo per il quale gli influencer vengono presi di mira e vengono proliferati maggiormente”.

Pensi che esista il destino e, eventualmente, secondo quali termini? Al momento non saprei rispondere a questa domanda… magari tra qualche decina d’anni, ahahah”.

Infine, prima di salutarci, vuoi condividere con noi se hai delle novità in cantiere a stretto giro e alcuni progetti a più lungo termine? Pianifico di pubblicare costantemente nuova musica e ho alcuni progetti in cantiere ma, per ora, preferisco mantenerli segreti”. 

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