Filmini amatoriali anni ’80 di ogni genere, vecchie videocassette di film introvabili o mai ristampati in DVD, registrazioni televisive irreperibili da Youtube: questo ed altro, alla fine, il materiale custodito nelle nostre vecchie VHS. Il rischio è quello di perdere per sempre questo materiale, per cui: perchè non attrezzarsi a dovere per recuperarlo?
In questo articolo cercherò di spiegare nel dettaglio cosa mi sono procurato, ed ho predisposto in una stanza di casa mia, per convertire le mie vecchie VHS in formato digitale.
Premesse
Per chi non lo sapesse, esistono due opzioni per il recupero di vecchie VHS, cioè per poterle facilmente riversare da nastro a digitale (da VHS a file .avi o .mov o DVD video): il primo consiste nello sfruttare il videoregistratore che molti di noi possiedono ancora, magari inutilizzato da anni, e collegarlo mediante scheda di acquisizione video (ad esempio questa) ad un computer, possibilmente con Windows e con hard disk abbastanza capiente, dedicato unicamente al recupero dei nastri.
Questo metodo è certamente il più popolare, anche perchè le schede di acquisizione costano poco ed offrono prestazioni più che accettabili. Il problema, in questo caso, può sorgere dal fatto che i file video grezzi, specie se non compressi, tendono ad occupare molto spazio (nonostante lo standard VHS abbia una risoluzione piuttosto bassa, rapportata agli standard odierni 4K o Super HD).
La seconda opzione, leggermente più costosa ma – a mio modo di vedere – molto più efficace e pratica, è quella di procurarsi un videoregistratore combo VHS / DVD, uno dei tanti modelli che il mercato continua ad offrire. Purtroppo, in molti casi, trattandosi di vintage il prezzo è spropositato (si arriva anche alle 400 euro spese di spedizione escluse), ma con un po’ di pazienza – e rivolgendosi ai posti giusti – sarà possibile anche per voi trovarne uno a 150-200 euro al massimo. Parlerò di quest’ultima opzione da ora in poi, dato che possiedo una scheda di acquisizione piuttosto vecchia e non credo abbia senso spendere troppe parole per un dispositivo che poteva andare bene fino a 10-12 anni fa (era la mitica EasyCap, per la cronaca).
Cosa ci servirà
Le cose che useremo per recuperare i nostri vecchi nastri, facendoli girare per l’ultima volta, sono quattro:
una TV con collegamento scart;
un videoregistratore combo DVD /VHS;
i telecomandi di entrambi, se possibile;
un cavo scart per collegare la TV al combo.
Si tratta di cose che probabilmente avrete già in casa, a parte ovviamente il punto 2 che dovrete invece procurarvi a parte (consiglio: andate su Ebay). Potrete poi integrare facilmente l’attrezzatura mancante (TV, cavi, ecc.) cercando invece su Amazon.
Videoregistratore Sony per convertire DVD in VHS (e viceversa)
La scelta del modello è piuttosto importante, considerando che molti combo e/o videoregistratori DVD sono spesso fuori produzione, o peggio sono venduti come “rarità” a prezzi esorbitanti. Per fortuna c’è una scelta davvero enorme, su varie marche differenti e con caratteristiche decisamente variabili. Ad esempio: il costo è molto variabile, l’usato non sempre è sicuro, non tutti i modelli hanno un menù utente davvero intuitivo, quasi tutti richiedono il telecomando originale per funzionare, nessuno di quelli che ho visionato – inoltre – riescono a copiare DVD o VHS protette da copia.
Quello che mi sono procurato, ad esempio, è il modello RDR-VX450 della Sony, secondo me uno dei migliori come caratteristiche e praticità d’uso per l’utente, che dovreste riuscire a trovare agevolmente su Ebay per un centinaio di euro (o giù di lì). Sono riuscito ad utilizzarlo dopo aver sfogliato il manuale di istruzioni per una mezza giornata, e devo dire che mi pare un prodotto davvero interessante ed alla portata di tutti. Il modello che possiedo è di seconda mano (Ebay), ma finora ha sempre lavorato in maniera eccellente e mi ha permesso di convertire decine di VHS senza problemi.
Tenete conto, se vi procurate questo, che Sony non sembra più offrire assistenza ufficiale su questo modello (tradotto: se avrete problemi, dovrete risolverveli da soli), ma anche in base alla recensioni che ho confrontato prima dell’acquisto si tratta di uno dei modelli più facili da usare, più pratici e più intuitivi. Le istruzioni dettagliate (fatte piuttosto bene, devo dire: oltre 140 pagine di manuale) le trovate a questo indirizzo ufficiale, casomai vi servissero, in formato PDF.
Problema delle VHS senza audio
Al momento dell’acquisizione del video da VHS, avevo notato un problema particolare: in alcuni casi, specie per delle mie vecchie VHS amatoriali, l’audio all’inizio della riproduzione si sentiva ma, ad un certo punto, spariva del tutto, o si sentiva in maniera decisamente disturbata. Per ovviare ad questo problema, che su alcune videocassette (probabilmente per banale usura) era veramente problematico, ho affiancato al DVD combo della Sony il mio vecchio videoregistratore Samsung, fortunatamente ancora funzionante. Questo non è davvero necessario per chiunque, credo, ma si tratta di una possibilità ulteriore per avere maggiori speranze nel recuperare i nostri preziosi nastri. Per la cronaca non ho ancora capito perchè questo problema si presentasse solo su alcuni tipi di nastri, e credo possa dipendere anche dal tipo di testine dei due videorecorder.
Quello che ho fatto, quindi, è stato collegare via un cavo audio / video (quello giallo, bianco e rosso che potete vedere in foto, detto cavo composito) l’uscita del Samsung all’ingresso del Sony.
In questo modo, avrò due possibilità di acquisizione video:
la prima, classica, mediante il Sony in una delle sue classiche modalità (esiste un bottone sul davanti dal nome “One-touch dubbing” che avvia la conversione da VHS a DVD con la sua semplice pressione);
la seconda, ibrida, che utilizzo qualora con il metodo uno non si senta l’audio, visto che probabilmente le testine del Samsung permettono di leggere meglio alcuni tipi di audio in VHS.
Nella foto iniziale, il Samsung è quello grigio sistemato in alto, mentre di sotto (quello sul nero) potete vedere il combo della Sony che ho comprato da qualche mese (il telecomando ho dovuto procurarlo a parte perchè il venditore non lo procurava).
Leultime.info è un blog collaborativo che ispira armonia. Sul nostro blog, promuoviamo un approccio sostanziale alla comunicazione, incoraggiando a condividere opinioni in modo costruttivo e rispettoso. Gli articoli non riflettono necessariamente la visione del proprietario del progetto.
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